La scelta di riposare a Santa Maria Maggiore rivela la devozione e la semplicità di Papa Francesco. Gli altri Pontefici che riposano nella Basilica
Papa Francesco disse una volta a proposito della sua salute: “Mi sento bene, ma la vecchiaia non si trucca. Ecco che allora ho già scelto il luogo della mia tomba nella Basilica di Santa Maria Maggiore”. Un annuncio inaspettato quello rilasciato in un’intervista alla televisione messicana N+ nel dicembre 2023. Ma forse non del tutto, dal momento che durante il Pontificato aveva visitato la Basilica 115 volte. La prima appena eletto il 14 marzo 2013. La decisione rompe con la secolare tradizione che vuole i Pontefici riposare nelle Grotte Vaticane, all’interno della Basilica di San Pietro. Ma non è un evento straordinario, dal momento che molti suoi predecessori hanno fatto la stessa scelta.
Papa Francesco e il legame profondo con la Salus Populi Romani 
La chiave per comprendere la scelta di Francesco risiede nella sua profonda devozione mariana. Il Papa ha un legame speciale con l’icona della Salus Populi Romani, custodita proprio nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Questa immagine della Vergine Maria è venerata da secoli e Francesco l’ha visitata molte volte durante il suo pontificato. In particolare, sia prima che dopo i suoi viaggi apostolici, per affidarsi alla sua protezione. “C’è un legame speciale tra me e Santa Maria Maggiore”, ha dichiarato Francesco in diverse occasioni. Sottolineando come la Basilica sia per lui un luogo di preghiera personale e di profonda connessione spirituale con la Madonna. La scelta di essere sepolto lì, quindi, rappresenta un ultimo atto di devozione.
Un addio nel segno della semplicità
La decisione di Francesco si inserisce con coerenza nel solco del suo pontificato, caratterizzato da un forte richiamo alla semplicità e all’umiltà. Francesco ha sempre vissuto in modo sobrio, rifiutando gli sfarzi e i privilegi. Anche la sua tomba, quindi, rifletterà questo stile di vita. Del resto, lo aveva chiesto lui stesso: “Il sepolcro deve essere nella terra. Semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione Franciscus”. Una scelta testimoniata anche da una delle immagini simbolo delle sue esequie. Quelle scarpe nere consumate dall’uso con le quali ha voluto farsi seppellire.
Il testamento di Papa Francesco
Le ultime volontà di Papa Francesco, sono contenute nel testamento parzialmente reso noto tre anni fa. Qui il Pontefice ha designato come sua ultima dimora “il loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina, dove si venera l’immagine della Salus Populi Romani, e la Cappella Sforza della suddetta Basilica Papale”. Dimostrando la sua abituale attenzione agli aspetti organizzativi, ha anche previsto gli aspetti economici, specificando che “le spese per la preparazione della mia sepoltura saranno coperte con la somma del benefattore che ho disposto”. Nel testamento emerge anche la dimensione spirituale e umana del Papa: “Il Signore dia la meritata ricompensa a coloro che mi hanno voluto bene e continueranno a pregare per me”. Parole che rivelano gratitudine verso chi gli è stato vicino e la convinzione nel valore della preghiera anche dopo la morte.
Quali Papi riposano a Santa Maria Maggiore?
Santa Maria Maggiore è una delle quattro basiliche papali romane. Le altre sono San Giovanni in Laterano, San Pietro e San Paolo fuori le Mura. Queste chiese hanno un ruolo speciale nella Chiesa cattolica e sono le uniche che possiedono una Porta Santa, aperta durante gli anni giubilari. Tra i papi qui sepolti, si ricordano Onorio III e Niccolò IV, il primo Papa francescano. Nella Cappella Sistina all’interno di Santa Maria Maggiore (da non confondere con l’omonima cappella vaticana) riposano figure importanti come San Pio V, Sisto V e Clemente VIII. Nella navata destra si trova anche il monumento funebre di Paolo V, mentre l’ultimo Pontefice, prima della scelta di Francesco, ad essere sepolto in Santa Maria Maggiore è stato Clemente IX, nel 1669.
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