Nel 2022 i pagamenti digitali sono aumentati del 17% rispetto al 2021 e del 128% in confronto al 2019, anno precedente alla pandemia, grazie a incentivi come il credito d’imposta e il cashback statale e soprattutto all’introduzione dell’obbligo del Pos per gli esercenti dal 30 giugno scorso.
A dirlo sono gli ultimi dati diffusi dall’Osservatorio pagamenti cashless, realizzato da SumUp, azienda di tecnologia finanziaria. Nel dettaglio, la più alta crescita dei pagamenti senza contante è stata quella per l’uso dei taxi, per i quali il numero medio di transazioni a bordo è salito dell’87%. Gli acquisti per i consumi culturali sono cresciuti del 65%, quelli per caffè e ristoranti del 51%; gli hotel e le strutture ricettive hanno registrato un +46%, mentre i centri sportivi e le Spa un +41%.
Regioni e province “cashless”
La digitalizzazione dei pagamenti ha coinvolto i commercianti di tutta Italia, ma la crescita più alta si è registrata in Valle d’Aosta (+43,5% rispetto al 2021), seguita da Lazio (+28,7%) e Lombardia (+25,4%). La Campania è la regione più virtuosa del Mezzogiorno con un aumento del 15,5% del valore medio di transazioni. Fra le province del Centro-Nord, il podio spetta ad Aosta (+44,2%), Bolzano (+40,5%), La Spezia (39,3%). Seguono Lodi (+36,8%), Venezia (+35,9%), Milano (+35%), Firenze (34,3%), Siena (33,5%), Bologna (33,1%), Roma (32,6%). Al Sud e nelle Isole, il primato cashless spetta a Nuoro (+27,9%), seguita da Palermo (+20,8%) e Cagliari (+20,6%).
Lo scontrino medio
Lo scontrino medio pagato senza contanti tende a diminuire, dimostrando che le transazioni digitali riguardano sempre di più anche piccole spese. Quest’anno è di 41 euro, contro i 51 del 2020. Considerando i dati regionali, i valori più bassi si registrano in Sardegna e Sicilia (37 euro entrambe) e Puglia (38 euro); quelli più alti in Liguria e Valle d’Aosta (46 euro entrambe), e Umbria (44 euro).
Gli over 55 e i dati dell’Osservatorio Visa
Secondo i dati di un’altra ricerca curata dall’Osservatorio Visa con Ipsos, entro i prossimi quattro anni i pagamenti in Italia saranno prevalentemente digitali: a dirlo è il 70% degli intervistati fra i 18 e i 64 anni. Fra gli over 55, il 67% del campione pensa che il bancomat, la carta di credito e i pagamenti online siano comodi, e solo 3 su 10 restano legati all’uso del contante, ossia il 32%. Fra le carte di pagamento, quelle di credito e di debito sono le preferite dal campione, rispetto alle prepagate e alle App di pagamento.
In Europa
Secondo i dati diffusi dalla Banca Centrale Europea, il 94% della popolazione dei paesi Ue possiede almeno una carta di pagamento, mentre la percentuale di europei che non ha accesso ad alcuna opzione diversa dal contante è inferiore al 2%. In generale, l’uso delle carte risulta essere strettamente correlato a quello di Internet e chi utilizza il web solo poche volte a settimana ha meno probabilità di possedere una carta o di avere accesso a soluzioni di pagamento elettronico.
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