Il nuovo libro di Niccolò Agliardi, “Prima di essere principi”, esplora il dialogo tra tre generazioni, rivelando riflessioni sulla vita, sogni e paure.
Il 22 ottobre arriva nelle librerie italiane “Prima di essere principi”, il nuovo libro di Niccolò Agliardi, un’opera che promette di essere molto più di un semplice racconto. È un viaggio introspettivo, una conversazione intima tra tre uomini appartenenti a tre diverse generazioni: Agliardi stesso, suo figlio Sam, e il maestro Roberto Vecchioni. L’opera, pubblicata da Salani, racchiude in 208 pagine una notte di conversazioni intense e profonde, in cui si intrecciano desideri, paure e certezze provvisorie.
Storia di un incontro
Il libro non è un romanzo, né un saggio, né un semplice memoir, come lo stesso Agliardi ha spiegato sui suoi social: “So quanto sia difficile definire questo libro. È la narrazione di un appuntamento cruciale con due uomini fondamentali, il viaggio di una sola notte attraverso tre generazioni: Sam ha 20 anni, Roberto Vecchioni ne ha più di 80. Io, al centro, sono a mezz’ora dal compiere 50 anni”.
Questa notte speciale diventa il palcoscenico di un dialogo sincero e coraggioso, che non teme di affrontare i temi più delicati. È un’esplorazione dell’anima, un’immersione nelle esperienze di vita di tre individui con percorsi differenti, ma uniti da un filo conduttore: la ricerca di sé stessi. La bellezza, discreta e radiosa, emerge tra le pagine, offrendosi a chi è capace di coglierla, a chi mantiene gli occhi aperti sul mondo e sulle proprie emozioni.
Agliardi descrive il libro come un’intensa interazione tra tre generazioni, con lui al centro, suo figlio ventenne Sam e il Maestro Vecchioni, con la sua esperienza di vita. “Ho intrecciato in queste pagine tutti i miei goffi tentativi di diventare un cantante agli incontri memorabili – e ben più riusciti – che hanno segnato gli ultimi 30 anni della mia vita,” spiega Agliardi. “Trent’anni mi separano da Sam e altri trenta dal Professore. E sono stati anni di canzoni, di cadute catastrofiche, di fratture, di arcobaleni insperati. Di maestri severi, di giornalisti coraggiosi, e di colpi di scena spettacolari”.
La profezia del Maestro Vecchioni
Un elemento chiave del libro è una lettera profetica scritta anni prima da Vecchioni ad un giovane Agliardi, che sognava di diventare cantautore. Questa lettera, ora passata come un testimone a Sam, rappresenta un legame simbolico tra le generazioni, un’eredità di sogni e aspirazioni. “Tutto questo era già scritto in una lettera profetica che il Prof. aveva spedito ad un ventenne milanese che sperava di fare il cantautore. Il destinatario della lettera ero io, anche se lui ancora non lo sapeva. Quella stessa lettera, oggi l’ho consegnata a Sam, con l’augurio che possa sovvertire i piani con lo stesso stupore che è toccato a me. Perché al termine della folle danza con l’inatteso, possa scoprire che la felicità era nascosta proprio lì. Nel modo in cui tutto è andato”, conclude Agliardi.
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