I centenari sardi aprono le porte al progetto P.e.r.d.a.s. per rivelare al mondo il segreto di una vita longeva e in salute.
Perdasdefogu è un borgo di meno di 1800 anime situato nel paesaggio selvaggio e agropastorale dell’Ogliastra, nota come una della 5 “Zone blu” del mondo (le aree nelle quali si vive più a lungo e meglio). Il paese, allo studio del progetto P.e.r.d.a.s., è recentemente entrato per ben due volte nel Guinness dei primati: per la più alta concentrazione al mondo di centenari e per la famiglia più longeva della Terra (nel 2014 i 9 fratelli Melis totalizzavano insieme 837 anni).
La carica dei cento
Per la precisione oggi sono ben 8 gli over 80 (su 1740 residenti) – anzi 9, considerando anche un’anziana che vive in Lombardia – e 40 gli over 90, tutti con un’elevata capacità motoria e cognitiva. Questa dati straordinari da anni interessano gli studiosi di tutto il mondo e da oggi anche la Comunità Mondiale della Longevità, Ierpof onlus e l’Università di Cagliari, che hanno stanziato uno studio biennale per indagare le cause della salute psicofisica dei longevi abitanti.
La ricetta della longevità allo studio
Il progetto denominato P.e.r.d.a.s. – acronimo per People with estreme resources during ageings in Sardinia – si servirà di interviste e testimonianze dei protagonisti per valutare sul campo le ragioni del benessere di chi ha sfiorato o superato ormai il secolo di vita. “Naturalmente, oltre ad esaminare gli stili di vita, l’alimentazione sana e il tempo trascorso all’aria aperta nei campi, ci si soffermerà sugli aspetti psicologici”, spiegano i ricercatori. Dal momento che l’importanza di un approccio positivo alla vita nel vincere le sfide del tempo è ormai assodata.
La psicologia clinica dell’invecchiamento
La peculiarità dei grandi anziani di Perdasdefogu è infatti di godere di buona salute, relativamente all’età, e di essere partecipi della vita sociale anche dal punto di vista intellettivo. Lo studio si avvarrà dei moderni principi di psicologia clinica dell’invecchiamento, ossia di quella branca della psicologia che si occupa dei problemi psicologici dell’anziano, studiando il processo di invecchiamento da un punto di vista psicologico e neuropsicologico. Per questo saranno messi in campo tutti gli strumenti più idonei per accertare le componenti comportamentali e psicologiche dei singoli e della comunità, analizzando i processi cognitivi di memoria e linguaggio, oltre che i processi psicologici alla base delle emozioni e della personalità.
L’importanza dei piccoli gesti quotidiani
Per arrivare all’origine del benessere di questi formidabili centenari, i ricercatori di P.e.r.d.a.s., nei due anni della durata del progetto, valuteranno la loro “saggezza” esperienziale in rapporto alle tradizioni, all’alimentazione e allo stile di vita. Normalmente infatti si associa al passare del tempo un cambiamento nella quotidianità delle persone, ma ciò che caratterizza questi grandi anziani è piuttosto il continuare a ripetere – molto spesso – gli stessi gesti del passato: in cucina e nella vita in campagna.
Dalla Sardegna una nuova frontiera per l’umanità
“Perdasdefogu può costituire un modello”, spiega all’ANSA il sindaco Bruno Chillotti. “Il vivere in famiglia coccolati e benvoluti dalla comunità, tenuti in gran considerazione, fatti sentire come una risorsa, di più, come un fiore all’occhiello per l’immagine del paese, aumenta l’autostima e favorisce un approccio positivo alla vita, a qualsiasi età”. In un pianeta in rapido, e ormai irrefrenabile, invecchiamento, il progetto P.e.r.d.a.s., analizzando le reazioni della mente umana in un’età tanto avanzata, può aiutare a promuovere un invecchiamento attivo e in salute in ogni parte del mondo. Intanto tutto è pronto per festeggiare Maria Brundu, che il 28 gennaio spegnerà 103 candeline, e suo fratello Antonio, che compirà 105 anni il 12 marzo prossimo. Un’ennesima dimostrazione che non esiste un limite di età al vivere bene.
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