Gli stereotipi diffusi sugli anziani hanno posto un accento negativo sul rapporto età/innovazioni tecnologiche. In realtà, è un’interazione complessa soprattutto nell’uso dei social media.
Nel 2020 si è verificato un notevole incremento mondiale degli utenti di Internet e dei social media. A premere l’acceleratore verso il digitale è stata la pandemia, ovviamente, e i cambiamenti che ha innescato. A gennaio 2021, secondo il Digital 2021: Global Overview Report realizzato dalle Nazioni Unite in collaborazione con diversi istituti di ricerca e market data, erano 4,66 miliardi gli utenti che usavano la Rete. Rispetto allo stesso periodo del 2020 la crescita era stata del 7,3%. Tradotto in numeri voleva dire 316 milioni di persone in più, una crescita che ha prodotto massicce ricadute anche sulla popolazione anziana. Nello stesso periodo, infatti, è stata registrata un’altra importante tendenza, sempre legata all’età, nell’uso dei social media: Facebook ha visto un aumento del 25% degli utenti over 65. L’adesione si è rivelata quasi doppia rispetto alla media del 13% riscontrata nelle altre fasce anagrafiche. Gli utenti di età superiore ai 50 anni, inoltre, rappresentavano il segmento di pubblico che stava crescendo più rapidamente nell’impiego di Snapchat, app di messaggistica e social network. L’aumento è stato di circa il 25% negli ultimi 3 mesi del 2020, con quasi un over 50 su tre in possesso di un account Snapchat.
Sebbene negli ultimi anni il “gap” tecnologico tra generazioni si sia ridotto, parte del divario sopravvive nell’impiego della Rete e dei social network. In Italia, secondo il 17° Rapporto del Censis sulla comunicazione del 2021, la fascia 14-29 anni ha fatto progressi nell’uso dei media, in generale, e delle piattaforme online, in particolare. Anche i più anziani – con 65 anni e oltre – non sono stati a guardare, passando nell’impiego di Internet dal 42% al 51,4% e dal 36,5% al 47,7% in quello dei social media. I dati però hanno anche evidenziato la distanza tra giovani e anziani nell’uso delle applicazioni ‘social’. Infatti, tra gli under 30 la percentuale di coloro che impiegano Internet supera il 90%, tra gli over 65 invece è inferiore al 42%.
Le motivazioni di questa distanza potrebbero essere quelle emerse anche dal progetto “SeniorVlog”. Finanziato dall’UE, è stato lanciato per incrementare la partecipazione attiva degli over 65 a Internet e ai social media aumentando la conoscenza delle iniziative di “vlogging” senior, cioè quelle forme di racconto tramite video o web tv per trasmettere un’idea di invecchiamento positiva. I risultati sono stati raccolti in un report con i dati dei Paesi che hanno partecipato (Polonia, Italia, Portogallo, Cipro e Grecia). Tra i fattori che allontanano gli anziani dall’uso dei social media ci sono anche la mancanza di fiducia nelle attività online e la preoccupazione per la sicurezza dei dati personali. Tuttavia, per i senior che li usano sono utili per diversi motivi, tra cui rafforzare e arricchire i legami sociali o mantenersi attivi condividendo informazioni e immagini con amici e familiari.
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