Questa che stiamo vivendo molti la chiamano Fase3 ma, in realtà, la Fase2, quella della convivenza con il virus, ancora non è stata superata. E proprio perché l’uscita completa dall’emergenza sanitaria – e il conseguente ripristino della normale vita lavorativa e sociale – ancora non è avvenuta, è necessario continuare ad adottare tutte le norme di sicurezza per evitare la diffusione del contagio da Coronavirus.
Nessuno deve “abbassare la guardia”, tanto più se si sono superati i 65 anni e si è affetti da patologie. Si stima che, nel nostro Paese, il numero di anziani con malattie croniche sia circa 8,4 milioni, ed è soprattutto a questi che il presidente della Sigg, la Società Italiana di Geriatria e Gerontologia, Raffaele Antonelli Incalzi, rivolge alcune raccomandazioni.
Per il professor Antonelli Incalzi, la prima cosa da fare all’avvicinarsi della stagione fredda è quella di vaccinarsi. Le vaccinazioni antinfluenzale, antipneumococcica e contro l’herpes zoster sono ritenute fondamentali non solo perché mettono al riparo dalle specifiche patologie ma, in caso di malattia, facilitano la diagnosi del Covid-19.
Antonelli Incalzi invita, poi, gli anziani ad “ascoltare il proprio corpo”, in modo da cogliere quelle variazioni (mialgie, febbre, dolori toracici, alterazioni del gusto e dell’olfatto, tosse) che possano portare all’individuazione tempestiva del Covid.
Particolare attenzione anche allo stile di vita: il movimento e una buona alimentazione rendono il corpo meno vulnerabile alle malattie.
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