Indagando il profilo degli italiani che scelgono il turismo attivo, Travellyze – società specializzata in analisi di dati nel settore – ha evidenziato che il 17,20% (9.290.100 persone) indica il trekking come principale motivo di viaggio. Sono poco più di 100.000 gli over 65 che lo praticano. I dieci consigli del Cai per svolgerlo in sicurezza.
La montagna rappresenta un ambiente ideale per le persone anziane, soprattutto se frequentata a quote non troppo elevate, dove è possibile effettuare passeggiate soddisfacenti scegliendo percorsi adeguati al proprio livello di allenamento, età e stato di salute. Ogni anno, oltre 100.000 persone over 65 scelgono la montagna come meta per le loro vacanze o brevi viaggi. Tuttavia, secondo gli esperti, il 10% di questi escursionisti rischia di incorrere in malori o incidenti durante le proprie attività.
Dieci regole per vivere la montagna quando si è over 65
Per affrontare questa problematica, il Club Alpino Italiano (CAI) e la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) hanno collaborato per creare un vademecum contenente consigli utili per ridurre i rischi di incidenti e infortuni in montagna, rivolto a tutti gli appassionati di attività all’aria aperta, con un’attenzione particolare per gli over 65. Nel Cai, Club Alpino Italiano, i Seniores (over 65) sono circa il 23%.
Prima regola: soft and slow
Per gli escursionisti over 65, l’approccio ideale alle attività in montagna si concentra su escursioni tranquille e poco impegnative, dove il ritmo lento permette di assaporare appieno la bellezza del paesaggio e di godere della compagnia degli altri partecipanti. In queste escursioni, la meta diventa secondaria rispetto al percorso stesso, che si trasforma in un’esperienza ricca di scoperte e di condivisione
Seconda regola: fare attenzione all’itinerario
Prima di partire per un’escursione, è cruciale valutare con attenzione percorso (dislivello, lunghezza, tipo di terreno, tempi, altitudine), meteo e bollettino valanghe. Inoltre, è bene informare il rifugista sulla propria destinazione e sul numero di partecipanti, nonché comunicare il proprio itinerario a un familiare.
Terza regola: scegliamo l’attrezzatura giusta per ogni età
Per escursioni sicure a ogni età, è bene scegliere l’attrezzatura giusta in base a percorso, stagione e altitudine: mappa, bastoncini, occhiali da sole, crema, coprizaino, cellulare con powerbank e app GeoResQ, kit primo soccorso, fischietto, telo termico. Soprattutto, bisogno considerare i possibili cambi di meteo.
Quarta regola: l’abbigliamento è importantissimo
L’abbigliamento va scelto partendo dal tipo di itinerario scelto, dalla stagione e dalla quota. Sempre meglio (e necessario) portare con sé nello zaino un intimo di ricambio, calze, pile e giacca a vento, mantellina da pioggia, guanti, cappello/berretto/cuffia di lana, calzature robuste e con suola anti-scivolo.
Quinta regola: teniamo sotto controllo alimentazione e idratazione
Bisogna sempre portare con sé un’adeguata scorta d’acqua e alimenti. Soprattutto, bisogna fare attenzione all’assunzione di liquidi durante la giornata in montagna, visto che negli over 65 la sensazione di sete può essere ridotta. Specie in inverno. Per quanto riguarda il cibo, serve altamente calorico, ma facilmente digeribile e di rapida assimilazione. Bene, quindi, le barrette energetiche e la frutta secca. Niente bevande alcoliche. Utili, invece, gli integratori salini, a meno che non ci sia una diversa prescrizione medica.
Sesta regola: attenzione alle patologie croniche
Dopo i 65 anni, possono sopraggiungere patologie croniche come le cardiopatie, l’ipertensione, il diabete mellito o problemi respiratori. In tal caso è bene adattare la terapia alle condizioni ambientali e di altitudine, e porta con sé i farmaci necessari. Fai un controllo medico almeno una volta l’anno, o più spesso se hai patologie croniche.
Nello zaino è bene portare con sé sempre il tesserino sanitario con indicate le eventuali allergie e le terapie che si stanno seguendo. Meglio ancora è indicare i contatti da chiamare in caso di emergenza. Ultimo, eseguire tutte le vaccinazioni raccomandate dal Ministero della Salute.
Ottava regola: attenzione alle preparazione fisica
Le prestazioni di un persona over 65, in montagna, sono decisamente inferiori a quelle di un adulto di mezza età o ancor di più di un giovane. Bisogna considerarlo nella scelta del percorso. Anche le condizioni di allenamento andranno attentamente valutate.
Nona regola: essere pronti per l’emergenza
In caso di incidente che impedisca l’escursione, è bene chiamare subito il 112 (o 118 se il 112 non è attivo) e seguire le istruzioni. Per i piccoli incidenti, invece, è possibile usare il kit di primo soccorso, che deve includere una coperta termica e i propri farmaci specifici.
Decima regola: la montagna in compagnia rende tutto più piacevole e sicuro
I benefici di un’escursione aumentano se c’è una buona compagnia, circondati da un ambiente naturale, in un buono stato di salute e con un clima favorevole. L’escursione termina una volta rientrati a casa. Si parte e si arriva tutti assieme. Si raccomanda di riportare a casa i propri rifiuti.
© Riproduzione riservata