Espressioni come “Mi fa male la cervicale”; o “Mi si è accavallato un nervo” non trovano riscontro scientifico. La Società italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT) elenca e smentisce i 10 luoghi comuni più diffusi.
Non diagnosi, ma modi di dire: non nomi di patologie, ma espressioni quasi gergali. “Mi fa male la cervicale”, o “Mi si è accavallato un nervo” sono cose che si dicono, ma che scientificamente non esistono. Quante volte abbiamo detto “Mi fa male la cervicale” o “Mi si è accavallato un nervo”. Lo mette in chiaro la Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT), che elenca e smentisce i 10 più diffusi miti da sfatare: dal “gomito del tennista” alle “gambe a X”.
I miti da sfatare dell’ortopedia
“False credenze e luoghi comuni in ambito ortopedico sono molto diffusi, influenzano spesso la percezione delle persone e aumentano il rischio di generare confusione intorno a patologie le cui diagnosi e terapie hanno indicazioni spesso ben precise”, spiega Alberto Momoli, presidente della SIOT e Direttore dell’UOC Ortopedia e Traumatologia presso l’Ospedale San Bortolo di Vicenza. “Raccomandiamo di rivolgersi sempre ad uno specialista in caso di dubbi o domande riguardo sintomi persistenti o patologie conclamate ed evitare il fai-da-te”, aggiunge. Ecco alcuni dei principali miti da sfatare, compresi nella “top 10” pubblicata dalla Siot.
Mi fa male “la cervicale”
Nella medicina tradizionale non esiste alcun disturbo ufficialmente riconosciuto con il termine “cervicale”, quindi, espressioni come “mi fa male la cervicale” oppure “ho la cervicale” dal punto di vista scientifico sono prive di senso. La cervicalgia, o dolore cervicale, infatti, è il termine tecnico utilizzato per indicare un generico dolore alla zona posteriore del collo, in corrispondenza del tratto cervicale della colonna vertebrale: ovvero, quello che va dalla prima vertebra cervicale fino all’ultima vertebra C7, chiamata “prominente” in quanto più sporgente rispetto alle altre.
Mi si è “accavallato un nervo”
Nella realtà i nervi non si possono accavallare. Tuttavia, a volte può succedere che generino un dolore improvviso e piuttosto forte: nessun “accavallamento”, ma una contrazione muscolare improvvisa, a volte causata da una pressione sul nervo da parte dei muscoli.
Gomito del tennista
Il “gomito del tennista” è il termine comune per indicare l’epicondilite laterale che consiste nell’infiammazione dei tendini dei muscoli estensori dell’avambraccio, muscoli che s’inseriscono all’esterno del gomito e permettono di sollevare la mano e il polso. Non soltanto chi gioca a tennis rischia di essere colpito dal cosiddetto “gomito del tennista” ma tutti coloro che, a causa della loro particolare attività sportiva o lavorativa, ripetono in modo continuativo determinati movimenti del braccio, del polso o della mano.
Gambe a X e alluce valgo
Il termine “gambe a X”, o più correttamente valgismo delle ginocchia, indica una deviazione assiale degli arti inferiori, con aumentato angolo tra il femore e la tibia, che porta le ginocchia a tendere verso l’interno, quasi a toccarsi.
Per alluce valgo si intende la deviazione verso le altre dita dell’alluce stesso: la punta dell’alluce si rivolge verso le dita del piede, esponendo la base articolare ad infiammazioni a lungo andare molto dolorose nei movimenti, in particolare a contatto con scarpe strette. Un trattamento farmacologico può essere utile nelle forme iniziali, in particolare nelle persone in cui il dolore non è troppo acuto e non è troppo limitata la mobilizzazione, ma per una efficace correzione dell’alluce valgo è sempre necessario ricorrere all’intervento chirurgico eseguito con tecniche variabili in rapporto alla tipologia di deformità. Non esiste, pertanto, la possibilità di operare con il laser per correggere l’alluce valgo.
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