La Pontificia Accademia per la Vita e l’Ufficio regionale europeo dell’Oms si sono impegnati per collaborare su diversi fronti. Tra questi “l’urgente necessità di attuare accordi in base alla Carta dei diritti degli anziani e dei doveri della comunità, nonché di identificare e realizzare attività specifiche per preservare e proteggere la salute mentale dei giovani”.
Rafforzare la salute lungo tutto il ciclo di vita, dalla giovinezza alla vecchiaia. Di fronte a nuovi e rapidi scenari demografici ed epidemiologici, la Pontificia Accademia per la Vita e l’Ufficio regionale europeo dell’Organizzazione mondiale della sanità si sono impegnati a intensificare la loro collaborazione su diversi fronti, tra cui “l’urgente necessità di attuare accordi in base alla Carta dei diritti degli anziani e dei doveri della comunità, nonché di identificare e realizzare attività specifiche per preservare e proteggere la salute mentale dei giovani”. L’intesa – per la tutela della salute degli anziani – è stata siglata a Roma.
La Carta ispira la tutela della salute degli anziani
“Affrontare l’invecchiamento sano in un momento in cui l’Europa sta rapidamente invecchiando è una priorità del nostro secondo Programma di lavoro europeo che sta rapidamente prendendo forma”, ha osservato Hans Kluge, direttore regionale Oms Europa. “La Carta ispira il nostro lavoro, poiché parla dei diritti degli anziani e indica i doveri della società nei confronti delle nostre popolazioni più anziane. In questo modo, la vita degli anziani è inestricabilmente connessa a quella della società nel suo insieme, mostrando l’inevitabile e innegabile legame tra tutti, attraverso le generazioni”.
La Carta esplicita e ribadisce concretamente i principi fondamentali contenuti in diversi documenti e quadri internazionali, come la Raccomandazione del Comitato dei ministri agli Stati membri del Consiglio d’Europa sulla promozione dei diritti umani delle persone anziane, adottata oltre un decennio fa, nel febbraio 2014.
Cos’è la Carta dei diritti degli anziani e dei doveri della comunità
Nel settembre 2020, il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha istituito la Commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria alla popolazione anziana, affidandone il coordinamento a Vincenzo Paglia. La Commissione, composta da esperti e figure di spicco in diversi ambiti, ha elaborato come primo passo la Carta dei diritti degli anziani e dei doveri della comunità.
Questo documento ha lo scopo di ispirare la riforma e di promuovere una nuova visione dell’invecchiamento. L’obiettivo principale è favorire un cambiamento di paradigma, sia culturale che organizzativo e assistenziale, che metta in luce non solo i diritti degli anziani, ma anche i doveri della società nell’accogliere e valorizzare questa fase della vita. La Carta è strutturata in tre capitoli, ciascuno dedicato a un contesto specifico: 1) il rispetto della dignità della persona anziana; 2) i principi e i diritti per un’assistenza responsabile; 3) la protezione per una vita di relazione attiva.
Monsignor Paglia: “Una nuova visione degli anziani”
“La visione degli anziani proposta dalla Carta – ha affermato monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la vita – presenta le persone anziane come un possibile motore di sviluppo inclusivo e sostenibile, trasformando l’invecchiamento della popolazione da un problema percepito a una vera e strategica opportunità per la crescita dei modelli sociali ed economici nazionali. Ciò non solo ripristina e rafforza la dignità delle persone anziane e garantisce la protezione dei loro diritti, ma dà anche nuova vita al tessuto sociale, umano e familiare lacerato dai fenomeni dell’individualismo, dall’impoverimento della famiglia, dal declino demografico”.
(Foto apertura: Richard Juilliart / Shutterstock.com)
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