Valori elevati di omocisteina sono stati messi in relazione con il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari come arteriosclerosi, embolia, infarto del miocardio e ictus.
L’omocisteina è un amminoacido presente nell’organismo in quantità molto ridotte, che deriva dal metabolismo della metionina, un altro amminoacido che si assume con i cibi, in particolare carne, uova, latte e legumi. Nelle persone sane si trasforma grazie all’acido folico e alle vitamine B6 e B12. Ma in caso di alimentazione sbagliata o di patologie che ne aumentano le quantità può diventare causa di malattie cerebro e cardiovascolari.
L’Associazione per la lotta all’ictus cerebrale A.L.I.Ce ha attivato quindi una campagna di sensibilizzazione sul riconoscimento tempestivo dei sintomi e sui fattori che ne favoriscono l’insorgenza. Sostiene inoltre che l’80% di tutti gli episodi di ictus possono essere evitati partendo proprio dall’individuazione delle condizioni sulle quali si può intervenire, con modifiche dello stile di vita e identificando i fattori che possono esserne causa.
I valori di omocisteina nel sangue
In generale, si considerano normali i valori di omocisteina nel sangue compresi tra 5 e 9 umol/L, micromoli per litro, anche se i quantitativi si differenziano per età e sesso. In particolare, gli uomini sono più soggetti ad un accumulo, sebbene con la menopausa anche le donne possano ritrovarsi dei valori più alti della media.
Quando i valori sono superiori a 9 umol/L, si è in presenza di una situazione di iperomocisteinemia, che può essere lieve entro i 12 umol/L, moderata fra 13 e 30, intermedia fra 31 e 100 e severa oltre i 100. Secondo uno studio pubblicato alcuni anni fa su Neurale Regeneration Research, alti livelli di omocisteina nel sangue aumentano del 40% la probabilità di un ictus, e la correzione di questi valori può ridurre questo rischio fino al 70%. Per misurare la quantità di questo amminoacido basta fare un esame del sangue a digiuno da almeno dieci/dodici ore, dietro consiglio medico.
Fattori esterni che ne causano un aumento
Esistono alcuni elementi che condizionano la presenza di omocisteina nel sangue, come il fumo, il consumo di alcol, quello eccessivo di caffè e la scarsa attività fisica. Patologie come insufficienza renale e ipotiroidismo, oltre all’assunzione di alcuni farmaci, contribuiscono ad alzarne i valori.
Cosa fare per abbassarla? Serve un’alimentazione corretta
Nei casi in cui i livelli di omocisteina siano troppo alti, possono essere abbassati con un’alimentazione corretta in grado di ripristinare le vitamine B6, B9 e B12: tra gli alimenti che contengono la vitamina B12 ci sono pesce, carne, uova, latte, latticini, molluschi e frutti di mare. La vitamina B9 è contenuta nella verdura in foglie come spinaci, rape, ma anche nei legumi, mentre la B6 si trova nella frutta secca, nei legumi e in piccole quantità nella carne, nel pesce e nei funghi.
È anche opportuno limitare il consumo di alcol, zucchero e acidi grassi saturi come quelli contenuti ad esempio nel burro, nello strutto, nelle margarine, negli insaccati e nelle fritture.
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