#Oltreledistanze è la campagna social per i malati di Alzheimer, lanciata nell’ambito del progetto “Sente-Mente”. Un’iniziativa che mette a disposizione delle famiglie i consigli di psicologi, fisioterapisti, assistenti sociali attraverso video gratuiti su Facebook, YouTube e WhatsApp.
«In campo per i malati di Alzheimer e per i carepartners che ogni giorno condividono l’esperienza di una vita speciale». È questa la mission del progetto “Sente-Mente”, ideato nel 2014 da Letizia Espanoli. Lei è una formatrice sociosanitaria specializzata nell’assistenza a familiari, operatori e persone che convivono con la diagnosi di demenza e di Alzheimer. Un’esperienza che ha l’obiettivo di promuovere il benessere della persona malata. Ma anche di stimolare i professionisti e le organizzazioni verso nuove azioni di assistenza unite a un miglioramento organizzativo continuo.
I 72 “felicitatori” in tutta Italia
A farsi portavoce del metodo “Sente-Mente” sono i “felicitatori”, 72 professionisti in tutta Italia formati alla realizzazione di percorsi rivolti alle famiglie o alle persone malate. I temi di questi per-corsi sono vari. Si va dal riconoscimento dei segnali della malattia all’acquisizione di capacità di analisi delle situazioni e della propria intelligenza emotiva. Si impara, poi, a costruire strategie, ad affrontare criticità. Ma anche a sperimentare strumenti per avere cura di sé stessi e degli altri e a promuovere l’educazione alla felicità.
La campagna #oltreledistanze
A causa della pandemia, in particolare, il progetto ha lanciato la campagna #oltreledistanze. Un hashtag che ha l’obiettivo di essere vicino ai più fragili e a chi li assiste nonostante questo periodo in cui le distanze sono un obbligo. Infatti, psicologi, fisioterapisti e assistenti sociali hanno realizzato alcuni video per i malati di Alzheimer e i loro familiari. All’interno di queste brevi clip si trovano consigli su come affrontare l’esperienza del Coronavirus e la nuova quotidianità. Un modo per utilizzare la tecnologia a vantaggio del benessere di chi è stato duramente penalizzato dall’emergenza sanitaria.
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