Nel 2023, il 16,2% della popolazione dell’Unione Europea – circa 71,7 milioni di persone – era a rischio povertà. A livello regionale, erano 10 le aree con una quota di cittadini con rischio superiore al 30%. Tra queste la Calabria e la Sicilia.
Dal 2019 al 2023 il tasso di rischio di povertà nell’UE è sceso dal 16,5% al 14,3% secondo gli ultimi dati Eurostat. Durante lo scorso anno le percentuali più elevate sono state riscontrate nella Guyana francese, una regione nei dipartimenti francesi d’oltremare, nell’America Meridionale. Qui oltre metà (53%) della popolazione era a rischio povertà, percentuale più alta, superiore al 45%. Al secondo e terzo posto seguivano purtroppo due nostre regioni: la Calabria (40,6%) e la Sicilia (38,0%).
Chi ha registrato un minor rischio povertà nell’UE
Durante tutto il 2023 ben 26 regioni dell’UE hanno registrato quote di persone a rischio di povertà inferiori al 10%. Si tratta di aree situate principalmente nell’Europa centrale, occidentale e meridionale. In Germania, ad esempio, sono state 5 le regioni: Stoccarda, Tubinga, Alta Baviera, Oberpfalz e Treviri. Altre 5 in Belgio: Prov. Limburgo, Prov. Oost-Vlaanderen, Prov. Vlaams-Brabant, Prov. West-Vlaanderen e Prov. Brabant wallon.
Ben 4 erano nella Repubblica Ceca: Praha, Střední Čechy, Jihozápad e Severovýchod. In Ungheria erano 3: Budapest, Közép-Dunántúl e Nyugat-Dunántúl. Altrettante in Italia: Provincia Autonoma di Bolzano/Bozen, Provincia Autonoma di Trento ed Emilia-Romagna. In Polonia sono 2 le regioni: Śląskie e Warszawski stołeczny. Una regione, invece, si trovava rispettivamente in Finlandia (Helsinki-Uusimaa), Austria (Burgenland), Slovacchia (Bratislavský Kraj) e Romania (Bucureşti-Ilfov).
La regione rumena di Bucureşti-Ilfov ha avuto i tassi più bassi di persone a rischio povertà (2,1%). Un risultato persino migliore della Provincia Autonoma di Bolzano/Bozen (3,1%) e della regione belga Prov. Oost-Vlaanderen (5,4%).
E chi ha registrato invece il maggior rischio
In tutta l’UE, 9 regioni hanno riscontrato una quota di persone a rischio povertà compresa tra il 30 e il 44,9%. Queste regioni includono specificamente uno dei dipartimenti francesi d’oltremare (La Réunion), 2 città autonome spagnole (Ciudad de Ceuta e Ciudad de Melilla), una regione in Spagna (Andalusia), 3 regioni in Italia (Campania, Calabria e Sicilia) e 2 regioni in Romania (Nord-Est e Sud-Vest Oltenia).
Disparità di reddito: la più alta in Bulgaria
Nel 2023, le disparità di reddito più elevate tra i Paesi dell’UE sono state registrate in Bulgaria (37,2), Lituania (35,7) e Lettonia (34,0). In Francia, Croazia, Cipro, Svezia e Germania, i coefficienti di Gini erano vicini alla media UE, indicando distribuzioni del reddito coerenti con il coefficiente UE. All’altro estremo della scala, il reddito era distribuito in modo più uniforme in Slovacchia, Slovenia, Belgio e Repubblica Ceca, dove il coefficiente era inferiore al 25,0.
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