Lui è un disegnatore meccanico di Verbania (Vb), ma nato ad Omegna, grande sportivo, con la passione per il canto. Lei è un insegnante di Lettere, ed è una super nonna, molto attiva all’interno dell’Associazione 50&Più di Lecce. Si tratta di Olindo Sommacal e Giuseppina Renna e sono i due sportivi 80enni più longevi della IV edizione delle Olimpiadi invernali di 50&Più che si sono appena tenute a Sansicario (To), rinomata frazione sciistica del Comune di Cesana Torinese.
Olindo Sommacal non è nuovo alle Olimpiadi invernali di 50&Più e anche quest’anno non ha voluto mancare all’appuntamento. Ha gareggiato nello slalom speciale e nella doppia manche dello slalom gigante, vincendo l’oro in entrambe le specialità. «Scio sin da ragazzo. Da giovane ho fatto qualche gara locale, poi per lavoro e altri impegni legati alla famiglia, non ho più avuto il tempo necessario per dedicarmi allo sci in maniera costante». Persino oggi, a 80 anni, Olindo Sommacal non ha molto tempo libero perché continua a lavorare: «Sono un disegnatore meccanico, ho il mio studio da trent’anni, prima ho lavorato come dipendente, poi mi sono messo in proprio. Oltre al lavoro in studio, mi sposto spesso per controllare se i miei disegni nella pratica funzionino». Anche per queste Olimpiadi non ha fatto un allenamento specifico: «Prima delle gare, qualche giorno prima o la mattina stessa, faccio qualche discesa, qualche porta un po’ più stretta per essere più agile nel passarle. Certo bisognerebbe fare di più, ma ad averlo il tempo! Ad ogni modo, quando posso vado in montagna a camminare, a fare escursioni anche un po’ lunghe. Inoltre, due volte a settimana vado in palestra, non uso gli attrezzi, ma faccio corpo libero. In genere il sabato e la domenica non ho impegni lavorativi, ma se c’è bisogno taglio la legna».
Riguardo poi l’alimentazione «non seguo una dieta particolare, mi tengo in forma lavorando e camminando dalle mie parti, in montagna». Oltre al lavoro e alla montagna Olindo Sommacal ha un’altra grande passione, il canto. È un tenore e fa parte di un coro con una lunga storia: «Il gruppo nel nostro dialetto si chiama “Cui da la pescia” ed è nato nel 1976. La pescia significa abete e deriva da un abete che un tempo si trovava davanti alla chiesa del paese di Crusinallo e ne era il simbolo, quindi “Cui da la pescia” è quelli di Crusinallo». Il loro repertorio spazia dai canti sacri, rigorosamente in latino, ai canti della Resistenza, canti popolari e di montagna: «Cantiamo per le feste di paese, per le feste patronali, andiamo anche negli ospizi e nelle case di riposo per portare un po’ di allegria».
Il gruppo è composto da 11 elementi più il chitarrista: «Ultimamente si è aggiunto un ragazzo di 18 anni. E tre anni fa alcune ragazze di Casale Corte Cerro del gruppo “La voce del cuore”. Ci hanno sentiti cantare, hanno apprezzato le nostre canzoni e si sono unite a noi. Per il resto siamo tutti avanti con l’età, il più giovane è del 1946». Un coro intergenerazionale che porta avanti le tradizioni popolari. Un bell’esempio, che mantiene vive le tradizioni. Ma torniamo agli impegni sportivi: «Finché c’è la neve andrò a sciare il fine settimana, poi la palestra e le camminate. Purtroppo, non riuscirò a partecipare alle Olimpiadi estive di 50&Più. A settembre sono impegnato con il lavoro. Pensavo di mettermi a riposo, ma è arrivato un incarico molto importante e, allora, dovrò rimandare».
Per Giuseppina Renna, invece, sono state le sue prime Olimpiadi invernali: «Ho pensato che quest’anno poteva essere la volta buona per partecipare e fare un’esperienza sulla neve. E ho fatto bene. Sono tornata con un grande senso di benessere. L’aria di montagna è davvero un toccasana». E le gare? «Visto che con gli sci ho poco a che fare, da leccese sono più una donna di mare, ho partecipato alla camminata di regolarità e sono arrivata al sesto posto tra le donne, non ho fatto una magra figura, mi sono difesa! Il mio allenamento non è specifico, è un’attività quotidiana, ho una vita attiva e dinamica, vado al mare a camminare sulla spiaggia e a nuotare, due volte a settimana in palestra, ma soprattutto resto attiva per stare dietro ai nipoti!». Infatti, Giuseppina Renna è una super nonna: «Ho quattro nipoti, due gemelle di 17 anni, che negli anni ho seguito anche negli studi, e altri due di 12 e due anni. Per i miei nipoti spesso mi capita di fare le cose all’istante. Ad esempio, mia nuora mi chiama per andare a prenderli a scuola e io corro, oppure mi dicono che stanno venendo a mangiare, allora mi metto a cucinare. Sono contenta, sono la mia gioia».
Una donna che non conosce la noia: «Non ho tempo né vorrei annoiarmi, quindi cerco di tenermi impegnata. Con l’attività fisica non amo strafare, anche perché ho avuto un problema importante alla schiena che piano piano sto risolvendo. Non sono una velocista, faccio il necessario per mantenermi in forma, in maniera regolare, senza grandi sforzi». Giuseppina Renna si dedica molto a 50&Più di cui è anche consigliera.
«Il nostro gruppo di Lecce è molto unito, ci sosteniamo l’uno con l’altro, e facciamo tantissime attività: teatro, alla fine dell’anno presentiamo sempre una commedia, corsi di lingue come francese, inglese e spagnolo, tante attività manuali come il bricolage, la pittura. Anche grazie al nostro presidente, Marcello Bonatesta, mettiamo in campo numerose iniziative. Sono iscritta a 50&Più da circa 6 anni, è stata una mia amica a farmi conoscere l’Associazione. Ero già in pensione e avevo perso mio marito».
Giuseppina non è nuova, invece, alle Olimpiadi estive di 50&Più: «Parteciperò con la squadra leccese, ci siamo già iscritti. Farò bocce, ping pong, freccette. E chissà, magari quest’anno riuscirò a fare anche qualcos’altro».
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