Pietro Angeloni, classe ’28 è uno degli atleti più longevi di 50&Più
Si chiama Pietro Angeloni, viene da Lodi, classe ’28. Oggi ha 93 anni compiuti ed è uno degli atleti più longevi delle Olimpiadi 50&Più.
Ha partecipato a una dozzina di Olimpiadi, iniziando nel lontano 2000 a praticare sport, quando l’affievolirsi degli impegni lavorativi gli ha permesso di dedicarsi maggiormente all’attività fisica. Quest’anno si è cimentato in tre discipline: marcia, maratona e nuoto per le quali si allena lungo il fiume Adda e in piscina.
Le medaglie olimpiche ricevute
Pietro Angeloni è un caso esemplare tra gli atleti longevi delle Olimpiadi50&Più. A dimostrarlo sono i successi per i quali gli è stata assegnata una medaglia d’argento nel nuoto stile libero e una medaglia di bronzo nella marcia. Nella maratona, anche se non è salito sul podio, ha ottenuto un posizionamento molto buono guadagnando il quarto posto.
L’importanza dello sport in terza età
L’attività fisica è importante, aiuta a mantenere sano il corpo e anche la mente soprattutto se viene praticata all’aperto e, ancora meglio, nella natura. “Ascoltare il canto degli uccellini al mattino quando vado a fare le mie lunghe camminate lungo il corso dell’Adda mi rinfranca lo spirito. Alimenta i miei sentimenti oltre che fare bene al corpo” ha raccontato Pietro a Spazio50 durante lo svolgimento della ventisettesima edizione delle Olimpiadi 50&Più.
Come si vive la competizione in terza età
La competizione sportiva in terza età è un divertimento, non serve soltanto a tenersi in forma e fare del bene al proprio corpo. Diventa un modo per fare nuove amicizie, per circondarsi di persone che condividono le stesse passioni, con cui confrontarsi e scambiare pareri. Inoltre, permette di apprezzare le piccole cose e ottenere piccole vittorie che nel corso della vita hanno trovato poco spazio perché inconciliabili con i bisogni familiari e gli impegni professionali.
Lo sport come aggregazione
“Lo sport fa bene al corpo, ma è ancora più importante il momento di aggregazione che alimenta lo spirito e ti tiene vivo” sono queste le parole di Pietro che consiglia ai suoi coetanei di fare sport, senza pretendere sforzi eccessivi dal proprio fisico e dedicando attenzione all’aspetto più intangibile dell’attività fisica, ossia le relazioni, la possibilità di godere della natura e di accrescere i sentimenti.
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