L’obesità predispone le persone ad acquisire alcune malattie potenzialmente letali normalmente presenti in tarda età.
Lo afferma uno studio coordinato dalla Concordia University e pubblicato sulla rivista scientifica Obesity Reviews.
I ricercatori hanno notato sui topi come la morte programmata delle cellule, detta apoptosi, indotta dall’obesità è presente nel cuore, nel fegato, nei reni, nei neuroni, nell’orecchio e nella retina.
L’obesità inibisce anche l’autofagia cellulare, cioè la possibilità delle cellule di rimuovere componenti danneggiati.
Gli effetti dell’obesità su declino cognitivo, mobilità, ipertensione e stress sono tutti simili a quelli di chi è più anziano, e ci sono conseguenze anche sul sistema immunitario: l’influenza, ad esempio, spesso colpisce i pazienti con obesità ad un tasso più elevato rispetto agli individui di peso normale.
Gli obesi, infine, sono soggetti anche a maggior rischio di sarcopenia, un declino della massa e della forza muscolare solitamente dovuto all’invecchiamento.
SINTESI DI: L’obesità va considerata come un invecchiamento precoce, predispone a malattie tipiche dell’anziano, www.federfarma.it, 27-02-2020
© Riproduzione riservata