Al via nelle farmacie la campagna contro l’obesità per sensibilizzare gli italiani su una patologia complessa e diffusa che cresce all’aumentare dell’età
“Obesità. Non ignorarla, affrontiamola insieme” è il titolo della campagna lanciata da Cittadinanzattiva e Federfarma che rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro l’obesità in Italia. L’iniziativa, supportata da società scientifiche e associazioni di pazienti, punta alla formazione dei farmacisti sulla patologia, per un approccio più responsabile alla salute. Come evidenziano i promotori dell’iniziativa, sin da subito «è disponibile online un opuscolo informativo per i cittadini. Da gennaio, presso le farmacie aderenti all’iniziativa, i farmacisti saranno a disposizione delle persone per informarle e sensibilizzarle. Nel mese di marzo i farmacisti, debitamente formati, somministreranno un questionario per la valutazione dei rischi e la consapevolezza sulla patologia».
Il ruolo fondamentale della prevenzione
Tiziana Nicoletti di Cittadinanzattiva ha spiegato che «siamo in una fase di svolta importante, resa possibile dall’inserimento dell’obesità nel Piano nazionale della cronicità 2024, ancora in attesa di essere approvato dalla Conferenza Stato-Regioni. Il Piano riconosce un ruolo fondamentale anche alle farmacie. Nello specifico per l’individuazione dei soggetti a rischio ed in particolare per collaborazione in programmi di educazione sanitaria e in campagne di prevenzione delle principali patologie a forte impatto sociale. Come, appunto, l’obesità».
Informare i cittadini e formare i farmacisti
Marco Cossolo, presidente di Federfarma, ha osservato che Federfarma «ha accolto con grande favore questa iniziativa, che ha l’obiettivo di informare i cittadini e formare i farmacisti sul riconoscimento dell’obesità come patologia, promuovendo una cultura della prevenzione e della consapevolezza dei fattori di rischio, attraverso l’adozione di corretti stili di vita. Partecipando a questa campagna le farmacie svolgono il loro naturale ruolo di presidio sanitario di prossimità impegnato nella diffusione della cultura della prevenzione, con l’obiettivo di aumentare nella popolazione adulta la consapevolezza che l’obesità è una patologia cronica di interesse sociale».
I dati dell’ISS, occhio al peso con l’età
Secondo i dati ufficiali, l’eccesso ponderale diventa più frequente al crescere dell’età, almeno fino ai 75 anni. Riguarda il 27% dei 18-24enni, sale progressivamente al 54% dopo i 50 anni, raggiunge il 59% fra i 65-74enni, ma si riduce progressivamente dopo i 75 anni fino al 49% fra gli over ottantacinquenni. Con l’età, dunque, aumentano sia il sovrappesoche l’obesità, ma diventano una condizione meno frequente superati i 75 anni, poiché il l’indice di massa corporea subisce variazioni legate a fattori biologici e patologici. Per questo, dopo questa età aumenta la quota di persone che perdono peso indipendentemente dalla loro volontà, elemento potenzialmente fragilizzante per l’anziano (dati PASSI d’Argento).
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