La parola d’ordine è non abbassare la guardia, il Covid è ancora in circolazione e per questo un nuovo DPCM manterrà in vigore le misure per contenerlo. Almeno fino al 31 luglio. Come, ad esempio, l’obbligo della mascherina e il divieto di assembramenti.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha illustrato in Parlamento il nuovo DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) e ha fatto il punto sulla disponibilità del vaccino nei prossimi mesi, sull’organizzazione degli ospedali Covid-19 e sulla riapertura delle scuole a settembre in sicurezza.
«L’Italia, oggi, è fuori dai giorni più drammatici della tempesta, ma non siamo ancora in un porto sicuro – ha detto il Ministro -, siamo dentro una fase di “convivenza” con il Covid, in un contesto nel quale aumentando le attività e, liberalizzando gli spostamenti, aumentano inevitabilmente le probabilità di “incontrare” il virus. Non dobbiamo abbassare la guardia».
Proroga delle misure di contenimento
Sul tema della proroga delle misure di contenimento già adottate nel DPCM dell’11 giugno scorso il Ministro ha spiegato che: «Senza la sicurezza sanitaria non c’è Legge di Bilancio, investimento pubblico o privato, finanziamento europeo, in grado di farci recuperare il terreno perso in questi mesi. Non dobbiamo arretrare di un millimetro sulle misure di prevenzione».
Così, tra le principali misure anti-Covid, ecco un elenco degli obblighi e dei divieti a cui saremo ancora sottoposti prossimamente con il nuovo DPCM:
- obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi;
- obbligo di rispettare i protocolli di sicurezza definiti per la riapertura dei luoghi di lavoro;
- divieto di assembramenti;
- sanzioni penali per chi viola l’obbligo di quarantena;
- divieto di ingresso o quarantena per chi arriva da Paesi extra UE e controlli più stringenti su aeroporti, porti e luoghi di confine.
In aereo si può nuovamente imbarcare il bagaglio a mano
Riguardo invece ai viaggi aerei, le linee guida del nuovo DPCM stabiliscono la possibilità per i viaggiatori di poter imbarcare nuovamente il bagaglio a mano «di dimensioni consentite per la collocazione nelle cappelliere». Per viaggiare in aereo è comunque necessario fornire un’autocertificazione che attesti di non aver avuto contatti stretti con persone affette da patologia Covid-19.
Divieto di ingresso e transito in Italia per chi proviene da Paesi a rischio
Riguardo alla misura di divieto di ingresso e transito in Italia, il ministro Speranza ha spiegato che è relativa a chi «nei quattordici giorni antecedenti ha soggiornato o è transitato in 13 Paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana».
Il DPCM, infatti, tra le misure anti-Covid conferma la quarantena di 14 giorni per tutti gli arrivi dai Paesi extra Ue ed extra Schengen. Si tratta di una misura precauzionale per evitare la diffusione del contagio.
«Particolare attenzione è rivolta, in queste ore – ha detto Speranza – agli sbarchi sulle nostre coste con rigorosi controlli sanitari ed obbligo di quarantena per tutti coloro che arrivano. Nessuna sottovalutazione può essere ammessa».
Il vaccino, un diritto di tutti
«Il nostro Paese è pienamente in campo per assicurare, al più presto, il vaccino a tutti i cittadini. Un vaccino che, lo ribadisco con forza, deve essere un diritto di tutti, un bene pubblico globale e non un privilegio per pochi. L’iniziativa che abbiamo intrapreso, come gruppo di testa, insieme a Germania, Francia ed Olanda ha provocato un’accelerazione delle iniziative della Commissione europea su questa partita decisiva per sconfiggere definitivamente il nuovo Coronavirus», ha spiegato il Ministro.
«L’accordo che abbiamo firmato con Astrazeneca prevede la produzione di 400 milioni di dosi di cui 60 entro la fine dell’anno. È una bella notizia che il vettore virale del vaccino di Astrazeneca, su cui ha lavorato in primis l’università di Oxford, è fatto a Pomezia e l’infialamento avverrà ad Anagni. L’Italia c’è. Continua poi in questi giorni il confronto con gli altri Paesi europei per chiudere accordi con altri candidati. Interloquiamo, a 360 gradi, con tutti i potenziali produttori».
Gli ospedali Covid, un passo avanti per gestire l’emergenza
A breve il Ministero terminerà l’esame di tutti i progetti pervenuti dalle regioni per gli ospedali Covid. Conseguentemente saranno trasmessi al commissario all’emergenza per mettere in essere, con procedure straordinarie, tutti gli adempimenti necessari per la loro rapida realizzazione. «Si tratta, di un passo in avanti fondamentale per rafforzare la nostra rete dell’emergenza, delle terapie intensive e sub intensive e contemporaneamente rendere più sicuri i nostri ospedali superando qualsiasi forma di promiscuità tra la rete Covid e quella non Covid».
Aumentare il personale sanitario e rafforzare il territorio
«Si tratta di un lavoro senza precedenti – ha evidenziato il ministro Speranza – abbiamo investito più risorse sul Servizio Sanitario Nazionale negli ultimi 5 mesi che negli ultimi 5 anni. Siamo arrivati al momento a 29.433 assunzioni di cui 6.330 medici, 13.607 infermieri, 6.476 operatori socio-sanitari. Il prossimo passo, con l’adozione definitiva del Decreto Rilancio, sarà l’assunzione a tempo indeterminato di 9.600 infermieri di comunità. L’investimento sul personale è fondamentale sempre. Lo è in modo particolare in queste settimane in cui la nostra priorità deve essere recuperare le visite e gli interventi che sono stati sospesi a causa del Covid».
L’apertura in sicurezza della scuola, la partita più importante
«È la partita più importante, fondamentale per i nostri ragazzi, per il nostro futuro – ha detto il Ministro – senza la riapertura di tutte le nostre scuole, di ogni ordine e grado, non saremo completamente fuori dal lockdown. Dobbiamo concentrare ogni attenzione sulle riaperture di settembre e dobbiamo tenere un livello alto di monitoraggio su quanto avverrà nei mesi successivi nelle scuole. Innanzitutto, stiamo lavorando alla definizione di una strategia organica di prevenzione. Il personale scolastico sarà sottoposto ad indagine sierologica».
«Il Comitato tecnico scientifico – ha aggiunto il Ministro – farà a settembre un’ulteriore verifica sulle modalità di ripresa in piena sicurezza delle lezioni anche relativamente all’utilizzo delle mascherine e al distanziamento, ovviamente sulla base dell’andamento del contagio».
(Foto: columbo.photog/Shutterstock.com)
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