La tecnologia degli apparecchi acustici incontra il mondo dell’ottica con la prima montatura per occhiali dotata di un dispositivo che migliorare l’udito.
Si chiama “Nuance”, proprio come la startup israeliana che ne ha ideato la tecnologia, il modello di occhiali con doppia funzione che la EssilorLuxottica lancerà sul mercato dal prossimo anno ad un prezzo, secondo quanto annunciato, competitivo.
Come funziona Nuance, l’occhiale “acustico”
Il nuovo “occhiale acustico” avrà un apparecchio integrato in una stanghetta. In questo modo sarà praticamente invisibile e potrà essere indossato come un normale paio di occhiali.
Infatti, secondo Francesco Milleri, presidente e amministratore delegato EssilorLuxottica, le componenti hardware e software sviluppate insieme alle capacità ingegneristiche e produttive del gruppo consentono oggi di integrare soluzioni per l’udito e occhiali da vista.
In questo modo si può dare vita ad un prodotto nuovo da distribuire ovunque, proponendo una soluzione che risolve lo stigma dell’apparecchio acustico, con comfort e stile. Il progetto è partito due anni fa proprio dall’idea che molte persone non si sentano a proprio agio con un apparecchio acustico tradizionale. Soprattutto se hanno anche problemi di vista e devono indossare gli occhiali. Avere due dispositivi in uno per correggere due diversi problemi potrebbe rivelarsi una soluzione ottimale.
I problemi di udito nel mondo
Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il 5% della popolazione mondiale convive con una perdita uditiva, e nel 2050 si prevede che una persona su quattro soffrirà di problemi di udito, a causa della crescente esposizione al rumore nella vita quotidiana.
Solo in Italia sono sette milioni le persone con ipoacusia, pari al 12,1% della popolazione. Fra gli over 65 si parla di una persona su tre, eppure solo il 31% degli abitanti ha effettuato un controllo dell’udito negli ultimi cinque anni, mentre il 54% non lo ha mai fatto. Solo il 25% di coloro che potrebbero averne beneficio utilizza l’apparecchio acustico, nonostante l’87% di chi ne fa uso dichiari di aver cambiato in meglio la propria qualità di vita.
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