Per ridurre il contagio in famiglia è bene seguire precisi accorgimenti. In caso poi di famiglie composte anche da nonni e nipoti, è necessaria qualche accortezza in più. Ma per capire meglio come comportarsi, ecco l’esempio di una famiglia di 5 persone supportato dai consigli del professor Gaetano Settimo, coordinatore del gruppo di studio nazionale inquinamento indoor dell’Istituto Superiore di Sanità.
In famiglia baci e abbracci rimandati
«Non ci siamo chiusi in casa, ma abbiamo ridotto i nostri contatti sociali. Incontriamo i nostri amici in piccoli gruppi, sempre all’aperto e con la mascherina. Niente pranzi o tavolate. Cerchiamo anche di approfittare delle giornate di sole e delle passeggiate lungomare qui ad Ostia, a Roma, dove abitiamo». Raccontano Nadia (75 anni) e Claudio (81 anni) che vivono insieme a figlia e due nipoti ventenni. «Siamo molto attenti e seguiamo le regole. Certo, i ragazzi escono, vedono gli amici, ma si tratta sempre dello stesso gruppo. Sono molto attenti e responsabili: sempre con mascherina, distanziamento e gel per le mani quando sono fuori. Prima del Covid invitavano gli amici a casa, oggi no.
«Sono una nonna molto affettuosa – racconta Nadia – che bacia e abbraccia, lo siamo tutti in famiglia. Purtroppo, di questo dobbiamo farne a meno. E ci pesa questa distanza in casa e anche fuori con amici e parenti». Riguardo alle norme igieniche da seguire la famiglia ha adottato qualche accorgimento in più: «Rispetto a prima ci laviamo più spesso le mani, si entra in casa e ci si toglie le scarpe, i gel per le mani sono in bellavista nell’ingresso. A tavola cerchiamo di stare distanziati per quanto possibile. Non si pilucca, e ognuno ha il suo piatto. Siamo fortunati perché abbiamo una casa grande e sfruttiamo molto il balcone. Io e mio marito abbiamo il nostro bagno, nostra figlia e i nipoti il loro».
Per il professor Gaetano Settimo, coordinatore del gruppo di studio nazionale inquinamento indoor dell’Istituto Superiore di Sanità, i comportamenti da seguire in casa sono pochi ma buoni. La prima azione da fare è ridurre il rischio di portare il virus in casa. Come? Seguendo i pilastri della prevenzione che vale sempre la pena ripetere: «Indossare la mascherina, distanziamento fisico, igiene delle mani, evitare luoghi affollati. Sono queste gli strumenti essenziali contro il rischio contagio. Dobbiamo anche capire che per superare l’emergenza sanitaria c’è bisogno della responsabilità di tutti», sottolinea il professor Settimo.
Come comportarsi in casa?
È buona accortezza togliersi le scarpe, una norma igienica che andrebbe sempre osservata, ma non dobbiamo dimenticare che stiamo parlando di un virus, il Covid-19, la cui principale via di contaminazione è quella aerea.
Pertanto, in casa è bene seguire pochi ma efficaci accorgimenti. Ad esempio, quello molto importante è il ricambio dell’aria negli ambienti. Meglio più volte al giorno anche per pochi minuti piuttosto che una o due volte per un tempo prolungato. A parte la problematica del Covid-19, avere una buona qualità dell’aria significa agire positivamente sul proprio stato di salute, evitare ad esempio concentrazioni di anidride carbonica o di umidità.
E in caso di ospiti in casa?
In questo caso tutti debbono indossare la mascherina, soprattutto se in casa ci sono persone anziane o anche più giovani con problematiche di salute. Inoltre, in questi casi è sempre bene mantenere chiusa la porta della stanza dove ci si ritrova e tenere una finestra socchiusa. In questo modo l’eventuale contaminazione si diluisce all’interno dell’ambiente che è stato frequentato.
Ma se i nonni vivono con i nipoti?
Occorre fare attenzione evitando contatti stretti. Questo vale non solo per le persone anziane, ma anche verso altri componenti della famiglia che hanno uno stato di salute delicato.
Quali errori vengono commessi più frequentemente?
In genere, si finisce per utilizzare prodotti inappropriati per la pulizia delle superfici o con dosi eccessive. Quindi, prima di acquistare qualsiasi prodotto leggere sempre molto attentamente le etichette. Ad ogni modo, il solo lavaggio con acqua e sapone elimina la stragrande quantità di materiale biologico. Si può completare la sanificazione utilizzando alcol etilico 75% o la varecchina. Attenzione a non mischiare i vari prodotti, utilizzare sempre i guanti e durante e dopo l’utilizzo di questi prodotti lasciare la finestra aperta.
A quali superfici occorre prestare più attenzione, a parte quelle di bagno o cucina?
Quelle con le quali siamo più a contatto e utilizziamo di più, come interruttori, maniglie o telecomando della tv. Riguardo ai tessuti, come gli asciugamani, ognuno è bene che utilizzi il proprio, vanno lavati con un normale detersivo a 60°.
E le mascherine?
Attenzione alla “contaminazione incrociata”. Nel senso che è comune entrare in casa, togliersi la mascherina e lasciarla nello svuotatasche o sui mobili. Le mascherine, innanzitutto, vanno usate per il tempo dovuto, non vanno riutilizzate più volte. Spesso ci sono persone che vanno in giro con mascherine usurate. In casa vanno riposte dentro un sacchetto, ognuno nel proprio, altrimenti si rischia di indossare quella del genitore, del nonno o del figlio.
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