Nessuno può fare per i bambini quel che fanno i nonni: essi spargono polvere di stelle sulla vita dei più piccoli” – Alex Haley
Ci sono bambini e ragazzi che necessitano di qualche attenzione in più, pur avendo alle spalle una solida famiglia e, per far fronte a questa situazione, potrebbero scendere in campo i “nonni affidatari”.
Si tratta del progetto “AAA nonni cercansi”, ideato dall’associazione M’aMa – Dalla Parte dei Bambini, proprio per offrire aiuto a quei nuclei familiari che attraversano momenti difficili nella cura dei propri figli. Un’iniziativa che ha visto il reclutamento di persone in pensione con tempo libero a disposizione e tanto entusiasmo. I nonni, con il loro bagaglio di esperienze e la pazienza che li contraddistinguono, si rivelano figure essenziali per affiancare i genitori nella crescita dei figli, cosa che tra l’altro – vista la differenza generazionale – non rischia di suscitare rivalità o antagonismi, perché chi riveste il ruolo genitoriale accetta volentieri aiuto da parte di una persona in là con gli anni.
Il progetto prende vita partendo da un indispensabile corso di formazione degli interessati, strutturato – di volta in volta – in base ai bisogni del minore e alla relativa situazione familiare. Al termine del percorso formativo si organizza l’affiancamento dei ragazzi stabilendo i tempi di accoglienza, che possono andare da qualche ora al giorno fino ad interi fine settimana.
Un esempio di buona pratica, ed un’ulteriore riprova che l’anziano non riveste affatto un ruolo marginale nella società, ma che la cosiddetta terza età ha a disposizione molteplici occasioni per vivere un “invecchiamento attivo”.
L’associazione
La mission di M’aMa – Dalla Parte dei Bambini è offrire aiuto a quei minori che, più di altri, manifestano bisogni particolari: bambini dalle storie difficili, bambini diversamente abili ecc. L’associazione, attraverso un gruppo di mamme volontarie, promuove percorsi di adozione e di affido, muovendosi sull’intero territorio nazionale e collaborando con i servizi sociali, le aziende sanitarie, i centri di affido e i tribunali dei minori. Lo scopo è trovare una casa ad ogni minore ma, soprattutto, una famiglia che, accogliendoli, possa donargli quell’amore e quella serenità di cui hanno bisogno.
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