Non è una danza, non è un’arte marziale. Non è neanche Yoga, ma è nata unendo il meglio di queste discipline. Una tecnica indicata a ogni età
Volti sorridenti. Piedi scalzi. Corpi in movimento al ritmo della musica. Tutti eseguono la stessa mossa, ma ognuno la fa a modo suo. C’è chi è più energico e chi è più delicato, chi amplifica i gesti e chi li accenna appena, chi ondeggia di più, chi di meno, chi segue fedelmente le indicazioni dell’insegnante e chi ne dà un’interpretazione personale. Nessuno viene corretto. Quella che sembra una lezione di danza un po’ anarchica è in realtà una tecnica di movimento per nulla improvvisata, ma frutto di lunghi e approfonditi studi. Si chiama Nia, è nata negli anni Ottanta negli Stati Uniti e ora si è diffusa anche in Italia. Per dirla in breve è un mix di danza, arti marziali e mindfulness che fa bene al corpo, alla mente e all’umore. Ma Letizia Accinelli, Cintura Nera e unica formatrice Nia in Italia, ce l’ha spiegata meglio.
Per chi non ne sapesse niente, può dirci cos’è Nia e come nasce?
La tecnica nasce negli Stati Uniti 35 anni fa dal lavoro di due sportivi, un uomo e una donna, lui un tennista professionista, lei insegnante di aerobica di successo. Entrambi avevano osservato che i movimenti ripetitivi dell’attività fisica portano spesso ad infortuni e alla lunga danneggiano le articolazioni. Si erano quindi chiesti quale fosse l’allenamento ideale che conciliasse l’attività cardiovascolare con movimenti rispettosi dell’anatomia del corpo. Così hanno passato in rassegna le discipline più disparate prendendo il meglio da ognuna di queste. Dalla danza moderna, dalla danza jazz e dalla Duncan Dance è stata presa l’espressività, la gioia e la naturalezza del movimento libero; dalle arti marziali come il Tai Chi è stata presa l’eleganza e la leggerezza, dal Tae Kwon Do la potenza esplosiva, dall’Aikido i movimenti fluidi a spirale. A tutto questo si sono aggiunti elementi di Yoga, del metodo Feldenkrais e dell’Alexander Technique incentrati sulla postura. Tutti questi movimenti sono stati riuniti in coreografie molto semplici che prevedono 52 movimenti di base che coinvolgono tutto il corpo, partendo dai piedi per poi salire fino alla testa. La musica è il vento che ci trascina durante la lezione.
Nia è un allenamento completo per il corpo, per la mente e per le emozioni. Ci può descrivere una lezione tipo?
L’attività delle lezioni è graduale. Prima di iniziare si stabilisce il focus della lezione, l’obiettivo che ci si prefigge e su cui ci si concentrerà nel corso dell’allenamento. Poi, riprendendo un termine delle arti marziali, si passa alla fase dello “step-in” in cui si prende consapevolezza del corpo; successivamente si riscaldano le articolazioni con una coreografia lenta e con movimenti fluidi, dopodiché si passa all’attivazione cardiovascolare con il “get moving” in cui i movimenti sono più energici e il ritmo è più intenso, anche se ognuno ha la possibilità di adattarlo a proprio piacimento. Segue il defaticamento e la fase a terra che si svolge con una modalità più giocosa. L’ultima fase è lo “step out”, l’uscita consapevole dal gruppo. Le lezioni durano un’ora. L’ideale sarebbe farne almeno due a settimana.
Come mai mancano i movimenti sincronizzati tipici delle lezioni di aerobica?
La cosa interessante di Nia è che ognuno calibra l’attività a seconda dei propri desideri. L’insegnante fornisce degli input poi ognuno li modula autoregolandosi. L’obiettivo di Nia è quello di sviluppare una consapevolezza corporea per imparare a dosare la propria forza ed energia. Siamo tutti diversi e ognuno deve rispettare il proprio benessere. Il filo conduttore della lezione è la piacevolezza. Se quello che l’insegnate propone non è piacevole, ognuno è autorizzato a modificarlo.
A chi è consigliata e quali vantaggi procura?
È un allenamento adatto a tutti, agli atleti quanto alle persone più sedentarie. È particolarmente indicato per le persone di una certa età perché migliora la scioltezza delle articolazioni di tutto il corpo, favorisce l’equilibrio, il coordinamento e la concentrazione. Inoltre infonde fiducia in se stessi e insegna a rispettare il proprio corpo e quello degli altri.
Ma ad una certa età si può ancora intervenire per modificare il proprio corpo alleviando i dolori, per esempio?
Se riceve stimoli diversi, il corpo può acquisire maggiore agilità e flessibilità anche a 90 anni. Ricevendo impulsi di diverso tipo su più fronti, il corpo impara ad autocorreggersi. Io ho visto corpi cambiati a ogni età.
Nia non fa bene solo al corpo, giusto?
Favorisce il benessere a tutto tondo, del corpo, della mente, delle emozioni e dello spirito. Attraverso la danza si liberano le emozioni, ma c’è anche un aspetto spirituale che consiste nell’accettazione della propria unicità e nel rispettare quella degli altri. Gli iscritti ai corsi diventano spesso amici e formano relazioni solide. In realtà ci sarebbe un modo molto più efficace per capire davvero in cosa consiste Nia: provarla!
52 MOVIMENTI – A piedi nudi in palestra
C’è il meglio della danza, delle arti marziali, dello yoga, del Feldenkrais e dell’Alexander Tecnique. Nia è una disciplina che allena il corpo, la mente e le emozioni, si pratica scalzi ed è indicata ad ogni età. Non è una ginnastica posturale, ma una danza cardiovascolare che combina 52 movimenti di intensità variabile, adattabili alle peculiarità del corpo di ciascuno.
Nia favorisce la consapevolezza del movimento e l’ascolto del proprio corpo, offre una carica di energia e procura chiarezza mentale ed equilibrio emotivo. Ogni persona può così esplorare ed aumentare il proprio potenziale per vivere una vita più sana. I movimenti sono organici, modificabili e regolabili a seconda del tipo di allenamento desiderato, più o meno intenso. La musica è tra gli ingredienti principali di ogni lezione. Nia è divertente ed è suggerita a coloro che vogliano trovare o ritrovare piacere nel movimento.
Per saperne di più: www.letizia-accinelli.com
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