Dopo i numeri record dello scorso anno, quando il lockdown aveva fatto aumentare di 37 milioni i nuovi abbonati, portandoli complessivamente a superare i 200 milioni nel mondo, Netflix sta registrando un calo di iscrizioni, mai riscontrato dal 2011. Per questo ha deciso di puntare sul pubblico over 55.
Cambio di target: dai millenials ai perennials
Dopo aver fidelizzato le fasce d’età più giovani e avvezze all’uso della tecnologia per la fruizione di film e soprattutto serie tv, il colosso dello streaming guarda agli adulti e agli anziani. Da una ricerca di Ampere Analysis è infatti emerso che, almeno nel Regno Unito, l’80% della popolazione fra i 18 e i 34 anni possiede un abbonamento proprio. O quantomeno ha accesso a quello di un familiare tramite il sistema delle password condivise e degli accesi multipli. Dunque il mercato ha raggiunto il suo apice. La fascia d’età 35-44 si attesta al 70%, mentre quella fra i 45-54 si ferma al 62%, e mostra maggiori possibilità di crescita, con numeri simili anche negli Stati Uniti.
Netflix punta sui senior
La vera sorpresa sono i 55-64enni, che fra il terzo trimestre del 2020 e la fine di marzo di quest’anno sono passati dal 38% di abbonamenti al 50%. Insomma il bacino di utenti con le maggiori potenzialità si rivela quello degli over 50, che stanno scoprendo il piacere dei video on demand a prezzi contenuti e con un minimo impegno sul fronte tecnologico. Senza contare che l’utilizzo di Internet è raddoppiato negli ultimi sette anni anche fra gli over 75, almeno in Gran Bretagna.
Come ha dichiarato l’analista Richard Broughton di Ampere, “Netflix è diventato vittima del suo stesso successo, avendo saturato il mercato dei giovani nei suoi territori consolidati. La vera sfida si giocherà sul campo dei contenuti, se si vuole far presa su un pubblico di adulti, più affezionati ai gialli e ai documentari, meno ai fantasy e agli horror.”
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