La Reggia di Versailles è sicuramente uno dei luoghi più suggestivi e amati del mondo. Evoca sfarzo, lusso, innovazione, ma anche veleni, intrighi e drammi. Una visita qui è sempre ricca di impressioni: lo sguardo e la memoria spaziano dagli splendori del Rococò agli eventi della Rivoluzione del 1789 che spazzarono via il Vecchio Regime e la sua storia.
Un viaggio virtuale alla Corte del Re Sole
Oggi non c’è bisogno di fare chilometri per vederla. Anche perché gli spostamenti ci sono preclusi. Grazie alla collaborazione tra il Museo di Versailles e la tecnologia di Google Arts & Culture, è possibile accedere a questa meraviglia con un semplice click.
Attraverso un lungo itinerario virtuale non solo si possono ammirare i luoghi, all’interno e all’esterno del palazzo, ma si possono conoscere i gusti, a tavola e nel vestire, di alcuni tra i più celebri sovrani di Francia. Un viaggio che può iniziare proprio dalle stanze private dei sovrani: quelle del re e della regina
Gli appartamenti del Re
Luigi XIV, meglio noto come Re Sole, è il sovrano che nel 1682 trasferisce la corte a Versailles dando il via ai lavori che renderanno la Reggia una delle meraviglie dell’Europa del XVII e XVIII secolo. L’incontro con il sovrano si rivela già molto intimo una volta entrati nella sua camera da letto. Sì, perché qui, ogni mattina alle 8.30, si svolgeva la cerimonia del risveglio in cui il re veniva lavato e vestito prima della colazione. Assistere alle sue abluzioni era considerato un segnale di grande favore e perciò molto ambito dalla più alta nobiltà. All’una prendeva il pranzo al suo tavolo privato, accanto alla finestra e alle 11 di sera tornava a coricarsi con un cerimoniale altrettanto minuzioso. Volendo, però, possiamo cliccare sul link in basso a destra e continuare ad esplorare il resto degli appartamenti reali.
Gli appartamenti della Regina
Dal lato opposto alle stanze del re, si trovano le stanze della regina. L’ultima regina di Francia, Maria Antonietta, è forse la più celebre, quella di cui tutti – bene o male – ricordiamo la parabola: dal fastoso matrimonio con il Delfino, il futuro Luigi XVI, alla triste fine sulla ghigliottina. Maria Antonietta, però, non è stata la donna frivola che molti aneddoti e racconti ci hanno tramandato.
Al contrario, ha amato l’arte, il teatro e la scienza, come testimonia – ad esempio – l’incredibile modello di androide, costruito per lei, raffigurante una suonatrice di dulcimer. Anche se, forse, più di tutto, nella seconda metà della sua vita, Maria Antonietta è stata una madre. Possiamo immaginarla in queste stanze, mentre, dopo essersi svegliata, inizia il complicato cerimoniale di corte, riceve le sue dame e tiene udienza. La camera da letto, però, è anche il luogo dove, alla presenza di una ristretta cerchia di cortigiani, viene alla luce l’erede al trono. La privacy è un concetto sconosciuto nella Francia del ‘700.
I luoghi del potere
Dall’intimità (si fa per dire) delle stanze regali alla maestosità di un luogo che, ancora oggi, lascia senza fiato: il grande Salone degli Specchi. Impossibile non rimanere abbagliati dalla luce che trasmettono gli enormi specchi alle pareti, all’epoca illuminati da ben 3.000 candele. Era questo il passaggio che il re percorreva ogni giorno per arrivare alle stanze della regina e alla Cappella Reale. Una testimonianza del potere e della ricchezza del Regno di Francia. E poi la Sala dell’Incoronazione, che prima di diventare il luogo della celebrazione delle gesta di Napoleone, alloggiava la guardia reale. Infine, possiamo affacciarci dagli spalti del Teatro dell’Opera, costruito nel 1770 e considerato il più grande teatro della sua epoca.
La vita quotidiana a Corte
Continuando a navigare, ci immergiamo sempre più nella vita quotidiana della Reggia. Possiamo prendere posto alla tavola reale e scoprire i dettagli della moda e dello stile di allora. Una volta gettato uno sguardo ai trend della moda francese della metà del ‘700, sarà impossibile sottrarsi al fascino di nastri, pizzi, piume e gioielli. Ma per conoscere alcuni degli aspetti meno noti, dobbiamo cercare tra i segreti del palazzo e nella sezione dedicata alle scienze, dove scopriamo la passione dei sovrani per le nuove tecnologie, il progresso scientifico e la modernità. Forse ci stupiremo di sapere che l’astronomia era una scienza molto apprezzata a corte.
I giardini della Reggia di Versailles, un omaggio all’arte e al bello
Una visita alla Reggia di Versailles non è completa senza i suoi celebri giardini. Una panoramica a 360 gradi degli enormi spazi verdi ci offre la possibilità di passeggiare per gli intricati labirinti, ammirandone statue e splendide fontane. Nel Grand Canal navigavano persino due gondole veneziane. I giardini sono un capolavoro della simmetria e dei giochi prospettici, tra corsi d’acqua, boschetti e piante esotiche. Voluti anch’essi dal Re Sole, esprimono tutt’oggi l’orgoglio e la gioia di vivere di un’epoca che, tra luci ed ombre, non cesserà mai di affascinarci.
(Foto: Mister_Knight/Shutterstock.com)
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