Alla luce dei dati a dicembre 2018 appena diffusi da Aci ed Istat, l’obiettivo europeo di dimezzare, fra il 2010 e il 2020, il numero di morti in incidenti stradali sembra irraggiungibile. La riduzione media annua del numero di vittime della strada del nostro Paese è pari al 2,6% nel periodo 2010-2018, ma è inferiore a quanto stimato. Rispetto al 2017, la riduzione delle morti è stata dell’1,6%, degli incidenti dell’1,5% e dei feriti dell’1,7%. Dal report emerge che, se da una parte l’età delle vittime è aumentata, dall’altra i giovani si confermano la categoria più a rischio.
Per Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia, bisogna lavorare ancora sulla sicurezza che deve tornare ad essere una priorità. Le fasce d’età più a rischio sono i giovani tra 15 e 24 anni (413 morti: il 12,4% del totale con 70,2 decessi per milione di residenti) e gli anziani tra 70 e 74 anni (222 morti: il 6,7% del totale con 78,4 decessi per milione di residenti). Per gli uomini si rilevano picchi in tre fasce d’età: 40-44 (200 morti), 20-24 (197), 55-59 (194). Per le donne frequenze maggiori per le età 70-84 (179).
Fra le vittime aumentano pedoni e ciclomotoristi; diminuiscono motociclisti e ciclisti. Nel complesso, gli utenti vulnerabili rappresentano circa il 50% dei decessi (1.621 su 3.325). Tra tutti i conducenti coinvolti in incidenti, è particolarmente alto il numero dei 40-49enni (21%), seguiti dai giovani tra i 20 e i 29 anni (19%); si registrano, tuttavia, proporzioni elevate anche tra i più anziani (8% fra gli over 70).
Distrazione, mancato rispetto della precedenza o del semaforo, velocità troppo elevata si confermano, anche nel 2018, le prime tre cause di incidente (complessivamente il 40,8% delle circostanze).
Aumentano i morti sulle autostrade, diminuiscono in città e sulle strade extraurbane, con Agosto che resta il mese più pericoloso dell’anno quanto a rapporto vittime/incidenti: nel 2018 si sono contati 2,7 morti ogni 100 sinistri. Giugno e luglio sono invece i mesi in cui si registra la maggiore quantità d’incidenti, mentre gennaio e febbraio si confermano i periodi più tranquilli. Si rischia di più di notte, soprattutto tra le 22 e le 6 del mattino.
Almeno sul “fronte” multe qualcosa sta migliorando: nel 2018 le sanzioni per le violazioni al Codice della Strada si sono ridotte complessivamente del 4,4%.
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