Sembra che negli Stati Uniti i baby boomers, cioè i sessantenni di oggi, abbiano una percezione più positiva rispetto ai cosiddetti millenial (23-38 anni) per quanto riguarda l’uso dei social media.
A fornirci il dato, del tutto inatteso, è una nuova ricerca dal titolo I social media stanno rovinando la vostra vita?, un sondaggio condotto dalla Security.org, una società internazionale che si occupa di sistemi di sicurezza la quale ha intervistato oltre 2.700 americani sulle loro abitudini digitali e sul “sentiment” negativo o positivo che traggono quotidianamente dall’uso dei social media.
Secondo lo studio le prime cinque piattaforme di social media, ovvero YouTube, Facebook, Instagram, Snapchat e Twitter, vengono associate dal campione intervistato al rischio di subire atti di bullismo, a possibili riflessi sull’immagine del proprio corpo, e persino alla paura di perdersi, nonché a problemi di depressione e ansia. Tuttavia, quando il campione è stato intervistato sulla soddisfazione percepita nella propria vita, il 70,4% delle persone, più o meno senza differenze di genere, ha risposto di trarre utilità dall’uso dei social media. Rilevanti e inattese le differenze generazionali: più di 8 baby boomers su 10 (84%) hanno dichiarato che i social media migliorano la propria vita; nel caso dei millenial la percentuale si è attestata ad 1 caso su 3 (30%) .
Corie Colliton, che ha gestito la ricerca, ha spiegato che le risposte straordinariamente positive fornite dai senior si spiegano col fatto che, proprio questa generazione ha vissuto ogni progresso degli ultimi 50 anni nel settore dei media.
In altre parole, i baby boomers sono probabilmente più abituati ai cambiamenti perché li hanno vissuti in prima persona e si sono messi alla prova con altre tecnologie. Gli anziani sanno quanto, anni fa, fosse costoso fare una telefonata “a lunga distanza”. Non solo: i boomers leggono ancora riviste e giornali e guardano la Tv. Insomma, riescono a diversificare e dosare con parsimonia l’uso dei media.
Trascorrono infatti meno tempo dei giovani (millenial) online e tendono a utilizzare soprattutto Facebook per motivi interpersonali, come collegarsi ad amici e famiglia. Di conseguenza, associano più emozioni positive a queste esperienze.
In base alle statistiche Usa relative al 2019, più di Facebook (che è al 68%) usano Youtube, piattaforma di social media cui si collegano regolarmente 7 boomers su 10. Seguono Pinterest al 27%, LinkedIn al 24% e Instagram al 23%. Solo il 17% dei boomers ha dichiarato di aver usato Twitter e solo il 9% ha utilizzato Snapchat.
Ultimo dato, ma non meno importante: dallo studio è emerso anche che poco più di 1 boomers su 4 (26,5%) preferirebbe un mondo senza social media, mentre tale percentuale sale al 44% (a più di 4 su 10) fra i giovani intervistati.
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