L’abbiamo già detto (e scritto più volte): la passione per i videogame sembra non conoscere limiti di età. Ora, a confermarlo, c’è anche un sondaggio condotto su questa tendenza dall’AARP, la più grande associazione di pensionati negli Stati Uniti.
Anche se il campione è essenzialmente americano (condotto online su un campione di 3.737 americani di età pari o superiore a 50 anni), è comunque interessante notare che i senior sono sempre più “presi” dai videogiochi sui loro dispositivi smartphone e tablet. Con una certa preferenza per i classici puzzle, giochi di logica e carte.
Da 40 a 51 milioni di giocatori “over” in soli tre anni, secondo l’AARP
Secondo il sondaggio AARP il 44% degli americani con più di 50 anni si diverte con i videogiochi almeno una volta al mese. Erano il 38% nel 2016. In numeri vuol dire che si tratta di circa 51 milioni di giocatori che, nel 2019, hanno giocato una media di 5 ore a settimana. Un bel salto in avanti rispetto ai 40 milioni di giocatori attivi solo tre anni fa.
A guidare questa tendenza sono le donne. Il 49% delle intervistate afferma di giocare regolarmente, rispetto al solo 40% degli uomini. Quasi il 53% di loro, inoltre, afferma di giocare quotidianamente rispetto al 39% degli intervistati di sesso maschile.
Ma, in generale, i senior americani rispecchiano anche un’altra tendenza molto attuale: la preferenza per il dispositivo impiegato per giocare. Il 73% opta infatti per smartphone e tablet, anziché pc e laptop.
I vantaggi dei videogames per i senior: riducono lo stress e attivano la mente
Come la maggior parte dei giocatori, gli over 50 americani giocano per divertirsi, come affermano 3 su 4. Per il 57% riduce persino lo stress, oltre a conservare la mente attiva. Nell’esaminare il lato sociale emerge che il 92% dei videogamer senior sono “solitari”, ma quando giocano online con altri, sostengono che è più divertente (37%) e che gradiscono la competizione.
Chi influenza chi: i giocatori over hanno gusti più definiti (e spendono)
La maggior parte degli intervistati si intrattiene ai videogiochi con coniugi, figli e nipoti. Ma rispetto al sondaggio dell’AARP di tre anni fa, ora i giocatori over si lasciano influenzare meno sui loro acquisti. Non a caso, negli ultimi anni, proprio loro hanno avuto un grande impatto su questo segmento di intrattenimento. I senior hanno speso $ 3,5 miliardi in un arco di tempo di sei mesi per hardware, contenuti e accessori. Un notevole aumento rispetto ai $ 523 milioni del 2016.
Giocare ai videogame fa bene o fa male? Dipende…
La maggior parte dei senior americani (il 92%) gioca ai videogame quando è in casa, in genere di sera (il 57%). Quattro su dieci dicono di darsi un limite di tempo per evitare di esagerare. Riguardo l’impatto che hanno sul loro benessere, il 55% circa degli intervistati sostiene che sia “in qualche modo o molto positivo”; per il 40% non ne ha e solo il 5% ritiene sia negativo. Oltre il 50% afferma però che prenderebbe in considerazione la possibilità di provare nuovi giochi in caso di eventuali benefici sulla loro mente.
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