Dal Krampus ai folletti islandesi passando per il cenone a base di pollo fritto, un viaggio nelle più stravaganti tradizioni natalizie del mondo, tra creature inquietanti e doni misteriosi
Il Natale, per come lo immaginiamo, è tempo di famiglia, regali e tradizioni. Eppure, se in molti paesi si celebra con canti, cenoni e alberi addobbati, in altre parti del mondo la festività assume contorni decisamente più stravaganti.
In Germania e Austria, l’ombra di Krampus, creatura demoniaca, si staglia affianco di Babbo Natale. La “Krampusnacht” è un’esperienza dai tratti vagamente inquietanti: uomini mascherati da Krampus, con corna e pelliccia, spaventano i bambini, ricordando che la disobbedienza ha le sue conseguenze; un contrappunto oscuro alla dolcezza tradizionale. Mentre in altri paesi i bambini aspettano Babbo Natale, in Islanda i regali vengono portati da 13 folletti dispettosi chiamati “Yule Lads”. Ogni folletto rappresenta un diverso vizio e, nelle 13 notti che precedono Natale, ciascuno di essi lascia un piccolo dono (o un piccolo dispetto) per i bambini. Un modo decisamente originale per far capire ai più piccoli l’importanza del buon comportamento.
In Catalogna c’è lo “Tió”, un buffo tronco di legno con una faccia dipinta che diventa il protagonista del Natale. I bambini, come se fosse una pignatta colorata, si divertono a romperlo – cantando – con dei bastoni, finché lo “zio” non fa cadere dolci e piccoli regali. Per molti abitanti del posto rimane una tradizione grottesca, ma divertente, che unisce gioco e folklore.
Se a Caracas, in Venezuela, il 24 dicembre famiglie intere si dirigono verso la messa di mezzanotte sui pattini a rotelle, in alcune regioni del Portogallo, il Natale è anche un momento di commemorazione. Le famiglie visitano i cimiteri, ricordando i defunti con fiori e preghiere, sottolineando l’importanza della memoria familiare. Più festosa la tradizione canadese, dove il Natale è sinonimo di “creatività” con la “Battaglia dei pupazzi di neve giganti”; tantissime persone escono in strada per sfidarsi a costruire le sculture di neve più imponenti, dando vita a vere e proprie opere d’arte ghiacciate. Un modo originale per celebrare le festività e divertirsi all’aperto (anche quando la temperatura scende sotto lo zero).
Tornando in Europa, più precisamente in Gran Bretagna, la corsa dei Babbo Natale a scopo benefico rappresenta un esempio di come la festività possa essere impiegata per promuovere iniziative sociali e di raccolta fondi. Per l’occasione si fondono solidarietà e impegno civile, anche se la presenza di centinaia, a volte migliaia, di persone vestite da Babbo Natale che corrono insieme crea uno spettacolo visivo unico. Mentre in Norvegia è tradizione nascondere le scope il giorno della Vigilia, per evitare che le streghe le utilizzino per volare, il Giappone celebra un’usanza ancora più bizzarra: a base di pollo fritto. Una campagna pubblicitaria di successo negli Anni ’70 di KFC ha trasformato il pollo fritto in un piatto natalizio irrinunciabile per molte famiglie giapponesi, creando una curiosa alternativa alla classica cena di Natale.
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