Il pianeta va rispettato sempre, anche nei giorni di festa. Per aiutare a vivere un Natale “green”, il WWF ha pubblicato un vademecum: dall’albero alle luminarie, dal cibo ai vestiti, senza dimenticare i doni…
Un “bianco Natale” deve essere anche “green”. È dunque tempo di essere buoni, anche con l’ambiente, che tanto spesso maltrattiamo. Per aiutarci ad assumere condotte più rispettose, WWF ha pubblicato il “Decalbero”: dieci consigli semplici e pratici, per ridurre l’impatto ambientale dei nostri festeggiamenti, quando i nostri consumi aumentano notevolmente. Dalla scelta dell’albero a quella del cibo, dall’uso delle luci alla preparazione del cibo, ecco le indicazioni per un Natale un po’ più “green”.
1. Albero finto oppure vero?
Per chi ha già un albero sintetico, l’opzione migliore è continuare ad usarlo per più tempo possibile. Per l’albero vero, invece, si consiglia di andare al vivaio e scegliere tra abete rosso, abete bianco, ginepro, pungitopo, corbezzolo, alloro, melograno o anche un agrume.
2. Decorazioni naturali e riciclate
Per gli addobbi, meglio evitare la plastica: via libera invece a creatività e manualità, riutilizzando vecchi giornali, tappi di sughero, ritagli di stoffa e spago, ma anche raccogliendo da terra rametti, foglie colorate, ghiande e fiori secchi, magari da unire a bucce essiccate. Da considerare anche l’acquisto di decorazioni usate, oppure lo scambio con amici.
3. Illuminare sì, ma senza sprecare
Meglio scegliere luci con pannello fotovoltaico per l’esterno, mentre all’interno luci accese solo la sera e con luci a led. Niente batterie usa e getta: quelle ricaricabili durano da 2 a 5 anni e si possono ricaricare centinaia di volte.
4. Regalare una specie in estinzione
Sul sito del WWF si possono trovare diverse proposte di questo genere: chi avrà in dono un’adozione, riceverà anche un peluche e un kit con diverse informazioni.
5. Pacchetti creativi
Si può usare iuta, vecchi giornali, fumetti, sacchette o ritagli di stoffa. In Giappone l’uso di scampoli di stoffe o di foulard per confezionare regali è una vera arte, che si chiama furoshiki.
6. Regali fai da te
Conserve, dolcetti, infusi, frutta candita o al miele, salse, snack da sgranocchiare, spezie, polveri da utilizzare in cucina e ortaggi sott’olio: tante sono le ricette utili per regali creativi, da confezionare poi in barattoli di vetro abbelliti da etichette.
7. Regalare un’esperienza in compagnia
Birdwatching, passeggiate in parchi, oasi e aree naturalistiche, trekking fotografici, o magari un corso di teatro all’aperto, di giardinaggio, un’escursione. Il contatto con la natura abbassa i livelli di ansia e stress, con effetti molto positivi sulla salute.
8. Anche la tavola può essere sostenibile
Il consiglio è di eliminare tovaglie e stoviglie usa e getta, o almeno scegliendo quelle certificate come compostabili, così da gettarle nell’organico.
9. Menù biologico, con prodotti locali, di stagione e poca carne
Sono le indicazioni per antipasti, primi, secondi e dolci di Natale. Per il pesce, bisogna scegliere quello giusto: può essere d’aiuto la guida del WWF sul pescato sostenibile. Niente bottiglie di plastica per l’acqua, meglio vetro e caraffe. E per brindare? Vino e bollicine bio.
10. Vestiti sostenibili, da indossare e da regalare
Meglio capi prodotti con fibre naturali, che pure vanno scelte con attenzione. Le certificazioni fanno la differenza: Global Organic Textile Standard (GOTS) o Organic Content Standard (OCS) sono etichette per i prodotti di abbigliamento di origine biologica. La certificazione Oeko-Tex invece, garantisce l’assenza di sostanze tossiche (per l’uomo e per l’ambiente) nei prodotti tessili.
© Riproduzione riservata