Un robot per procedure mediche mininvasive: morbido e miniaturizzato può raggiungere parti del corpo difficili da trattare e consentire interventi sicuri.
Gli studiosi del Max Planck Institute hanno sviluppato questo piccolo dispositivo ispirandosi al pangolino per la sua capacità di rannicchiarsi velocemente. Così, hanno prodotto uno strumento in grado di intervenire per fermare un’emorragia o trasportare e rilasciare farmaci nel corpo in modo mirato.
Le funzioni del robot per procedure mediche mininvasive
Il prototipo, presentato in uno studio appena pubblicato sulla rivista Nature Communications, ha come funzione principale quella di generare calore localizzato, fino a 70°C per un tempo di circa 30 secondi, insieme alla possibilità di cambiare forma. In questo modo può raccogliere l’energia messa a disposizione da remoto( come quella luminosa, magnetica o acustica) e convertirla in altre forme favorevoli ad applicazioni biomediche, grazie alla capacità dei campi magnetici di penetrare i tessuti umani. Il cambiamento di questi campi permette di adattare la forma del robot, che può arrotolarsi su sé stesso e spostarsi avanti e indietro.
Gli esperimenti effettuati hanno consentito al minirobot di raggiungere con precisione il sito bersaglio trasportando farmaci, geni, strutture di idrogel e cellule, selezionando anche il tipo di movimento e l’ancoraggio alle superfici dei tessuti o dei liquidi attraversati nel corpo. Dopo aver ottimizzato le prestazioni di riscaldamento ottenute attraverso le squame conduttive ispirate a quelle del pangolino, sono state verificate anche le prestazioni di deformazione meccanica e di locomozione del piccolissimo robot.
Gli impieghi medici
Studiando il trasporto di farmaci all’interno del corpo, in particolare in uno stomaco artificiale, è stato possibile testarne le potenzialità. I ricercatori hanno attaccato un frammento di materiale gommoso al robot per simulare la capsula di una medicina e hanno osservato che l’adesivo utilizzato si è dissolto con il riscaldamento, depositando il contenuto a destinazione. Inoltre, è verificata anche la capacità del robot di fermare un’emorragia. Simulando il sanguinamento nello stomaco di un animale, gli studiosi hanno osservato che il dispositivo era in grado di allungarsi, adagiandosi sulla ferita e riscaldandola per favorire la coagulazione del sangue.
Le potenzialità nella cura dei tumori
L’aggiunta di elementi metallici in questo robot potrebbe renderlo ancora più utile anche nella cura dei tumori. Come ha spiegato uno dei ricercatori al New Scientist, potrebbe essere usato anche per uccidere le cellule cancerose in modo mirato, sfruttando l’aumento della temperatura.
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