Adagiato nel grembo dell’Himalaya, il Nepal è il luogo ideale per cercare pace e serenità in una natura intatta e lussureggiante
50&PiùTurismo ci accompagna in Nepal, una delle destinazioni di viaggio più sorprendenti del mondo. Noto come il paradiso del trekking, il piccolo paese unisce ai panorami dell’Himalaya templi dorati, villaggi montani tradizionali e una sorprendente fauna selvatica. Buddha Gautama (il principe Siddharta) è nato qui 2646 anni fa, lasciando ovunque tracce del suo passaggio che invitano il viaggiatore alla meditazione. Qui, ancora oggi, migliaia di fedeli induisti adorano la temibile dea Kali con riti ancestrali che ricordano la setta dei misteriosi thugs.
I mille volti di Katmandù
Strade caotiche. Mercati colorati. Templi antichi. Immersa in una valle e circondata dalle vette dell’Himalaya, l’antica città di Katmandu è un luogo spirituale e insieme un crocevia affollato di popolazioni. Ogni angolo nasconde uno stupa o un tempio, dietro ogni porta si apre un giardino segreto. Gli abitanti originari di Katmandu sono i Newar, una comunità indigena che abita da secoli la valle circostante, alla quale si devono le mirabili costruzioni in legno intagliato visibili passeggiando per le strade cittadine. Katmandu è una città ricca di atmosfere uniche. Molti templi si concentrano nella zona di Durbar Square, attorno alla quale si sviluppa il centro storico. Tra questi quello di Swayambhunat (noto come il Tempio delle scimmie), dal quale si gode un suggestivo panorama della città.
Kali, la potente dea dalle molte braccia
Accanto alle testimonianze del Buddhismo in Nepal ci si può accostare alle pratiche Hindu. A 25 km da Katmandu si trova il tempio di Dakshinkali, dedicato alla Dea Kali (la “Scura”), temuta per la sua ira devastatrice. I fedeli induisti giungono qui da tempo immemore per offrire frutta, fiori, latte di cocco, incenso e persino sangue ad una divinità dalla natura contrastante. Rappresentata con una collana di crani umani al collo, il volto macchiato di sangue e nella mano il pugnale magico, Kali incarna la forza dell’universo impegnata a lottare in protezione del Bene. Nel Tempio, nascosto in una gola e circondato da una natura rigogliosa, si respira un’aria di grande sacralità.
Il Parco Nazionale di Chitwan, un simbolo del Nepal
La parola Chitwan in hindi significa “cuore della giungla”. In questo luogo, patrimonio Unesco dal 1984, si trova uno dei parchi nazionali più importanti del mondo. Distante 200 km dalla Capitale, la riserva ospita innumerevoli specie selvatiche, come elefanti, leopardi, tigri, coccodrilli e pitoni. È anche possibile incontrare diverse varietà di scimmie e centinaia di specie di uccelli. Il parco si trova immerso in una foresta di erba lussureggiante e imponenti alberi di sal, tra i quali si nascondono cervi, gatti selvatici e 600 rinoceronti, non impossibili da fotografare. Dagli anni ‘60 il Paese ha promosso un lavoro di salvaguardia di protezione e di pattugliamento dell’area ed è motivo di grande orgoglio per i custodi di Chitwan che nessun rinoceronte o tigre sia stato cacciato di frodo qui negli ultimi anni.
Quando andare
Il momento migliore per visitare il Nepal è tra novembre ed aprile, durante la stagione secca. Tra maggio e giugno il caldo e la polvere si fanno insopportabili, da metà giugno a settembre i monsoni oscurano le montagne e trasformano i sentieri in piste di fango. Un viaggio organizzato è sicuramente la migliore alternativa per gestire gli spostamenti in serenità, eliminando il rischio di eventuali spiacevoli inconvenienti. Il pacchetto proposto da 50&Più include la visita ai luoghi più suggestivi del Paese: dai suoi templi buddisti e indù, alla valle di Katmandù, inclusa l’indimenticabile escursione nel Parco Nazionale di Chitwan.
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