Nel nostro Paese sono circa 1,2 milioni le persone che affrontano la sfida della demenza. Un numero, secondo le proiezioni, destinato a raddoppiare entro il 2050. Un simposio dei musei in questi giorni per riflettere sulle possibili risposte che la comunità e i musei sono in grado di dare al tema.
Oltre un milione di persone soffrono di demenza in Italia. Circa 3 milioni, invece, sono coinvolte nell’assistenza. La maggior parte dei caregiver sono familiari. Oltre due su tre sono donne e hanno un carico di lavoro superiore alle 20 ore settimanali. Ogni famiglia che ha in casa una persona con demenza spende in media tra i 7.000 e 10.000 euro all’anno. In che modo i musei possono contribuire a una risposta comunitaria efficace alla sfida della demenza? Quali strategie e azioni concrete possono essere intraprese per creare una rete nazionale solida che promuova una collaborazione sinergica con il settore sociosanitario nel supporto alle persone con demenza?
80 progetti per ripensare il ruolo dei musei nella lotta alla demenza
A questi e altri interrogativi sono al centro del Simposio Nazionale “I Musei Italiani per la Demenza”, in corso al Museo degli Innocenti di Firenze. Il Sistema Musei Toscani per l’Alzheimer (MTA) ha lanciato una mappatura dei progetti italiani dedicati a persone con demenza e caregiver, ricevendo 80 adesioni da tutta Italia, con una forte rappresentanza toscana: ben 47 progetti contro i 33 di altre regioni.
Il programma del simposio è disponibile online su Sistema MTA Musei Toscani per l’Alzheimer. Diversi gli enti che hanno contributo: Regione Toscana, Airalzh, AIMA Firenze e AIP Toscana. Con il patrocinio di Istituto Superiore di Sanità, AIP, AIMA Firenze, Alzheimer Uniti, Federazione Alzheimer Italia, AIEM, ANEP.
L’arte può migliorare la vita delle persone con demenza e delle loro famiglie
Si tratta di un evento di grande importanza, secondo lo stesso presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Un evento che pone l’attenzione su un tema complesso, sottolineando come l’arte e la cultura possano migliorare la qualità di vita di persone con demenza e delle loro famiglie. Il Sistema Musei Toscani per l’Alzheimer è stato precursore in questo ambito, trasformando i musei in luoghi di inclusione. La Regione Toscana ha riconosciuto le proposte museali tra le prestazioni per la cura della demenza, integrando politiche culturali, sociali e sanitarie.
L’esperienza della Toscana: proposte museali fra le prestazioni di cura
Il Sistema Musei Toscani per l’Alzheimer (MTA) è una rete formale di musei che hanno unito le forze per offrire programmi culturali inclusivi per persone con demenza e i loro familiari. L’MTA vede i musei come istituzioni culturali che possono migliorare la qualità della vita delle persone con demenza, offrendo loro un’esperienza significativa e coinvolgente. Grazie alla collaborazione con il sistema socio-sanitario, l’MTA ha ottenuto un importante riconoscimento dalla Regione Toscana: le attività museali sono state inserite tra le prestazioni per la cura e il sostegno delle persone con demenza e dei loro familiari. Questo è un grande passo avanti perché riconosce il valore dell’arte e della cultura nel benessere delle persone con demenza. Tanto che la Regione Toscana riconosce le proposte museali fra le prestazioni previste per la cura e il sostegno per le persone con demenza e dei loro caregiver.
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