‘M’illumino di meno’, ovvero la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico, quest’anno dura una settimana intera. Questa edizione si arricchisce di un nuovo tema, quello della moda. Sta maturando infatti una sempre maggiore consapevolezza per le pratiche di produzione e consumo nel settore.
‘M’illumino di meno’ è la Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili. Già il nome dell’evento fa intendere lo sforzo collettivo per evitare l’inquinamento luminoso e per condividere una cultura del consumo attento dell’energia. Sempre volto a contrastare e prevenire gli sprechi. Come sempre le celebrazioni iniziano il 16 febbraio con una serie di eventi collegati per sensibilizzare sul consumo energetico. Quest’anno però dureranno sino al 21 febbraio con l’introduzione di un tema nuovo e molto attuale: quello della produzione del settore moda.
Perché ‘M’illumino di meno’ si celebra il 16 febbraio
‘M’illumino di meno’ inizia nel 2005, è l’anno della prima edizione dell’iniziativa. Da allora molte cose sono cambiate. A cominciare dal fatto che dal 2022 non è più una semplice campagna o iniziativa, ma una giornata nazionale. Si tratta infatti di un momento di festa e di riflessione, l’occasione per considerare la giusta strada verso la transizione ecologica. L’invito ovviamente è a ridurre razionalmente i propri consumi, creando un momento di simbolico silenzio energetico.
Il 27 aprile 2022, con la conversione del Decreto Legge n. 17/2022, ‘M’illumino di meno’ è entrata nelle leggi dello Stato: il Parlamento italiano ha riconosciuto il 16 febbraio come Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili. E il motivo è semplice: il 16 febbraio è il giorno in cui ricorre l’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, trattato internazionale in materia ambientale riguardante il surriscaldamento globale.
Chi aderisce a ‘M’illumino di meno’
La Presidenza della Repubblica Italiana aderisce a “M’illumino di meno”. L’evento prevede lo spegnimento simbolico di monumenti e luoghi simbolo in diverse città italiane, tra cui il Colosseo, la Torre di Pisa e Piazza San Marco. Nel 2008 l’iniziativa ha assunto una dimensione internazionale, coinvolgendo anche luoghi iconici come la Torre Eiffel e Trafalgar Square. Nel corso degli anni ha ricevuto anche numerosi riconoscimenti, tra cui la Medaglia del Presidente della Repubblica e il patrocinio di diversi ministeri, a testimonianza del crescente riconoscimento istituzionale dell’importanza della campagna.
Quest’anno oltre all’energia, c’è il tema della moda
Di fronte all’enorme impatto ambientale del fast fashion, sempre più persone e organizzazioni stanno scegliendo di cambiare rotta, promuovendo il riuso e la valorizzazione degli abiti. ‘M’illumino di Meno’ 2025 vuole essere una vetrina per queste alternative virtuose, in tutte le loro declinazioni: swap parties, upcycling, second hand… un’occasione per scoprire come dare nuova vita ai nostri vestiti.
Energia, il Codacons invita a fare in fretta sul caro bollette
E visto che parliamo di risparmio energetico, il Codacons ha rinnovato il suo appello al Governo a fare in fretta sui rincari delle tariffe di luce e gas che coinvolgeranno milioni di famiglie e imprese.
“Da settimane sollecitiamo l’esecutivo ad adottare misure per contrastare le speculazioni che si stanno registrando sul fronte dell’energia – ha spiegato il presidente Carlo Rienzi -. I rialzi delle quotazioni sui mercati internazionali si rifletteranno a breve sulle bollette degli italiani, attraverso inevitabili rincari delle tariffe di luce e gas. Chi rientra nel mercato tutelato paga già una bolletta media da 1.393 euro annui (con consumi da 1.100 metri cubi annui) e andrà incontro ad un aggiornamento al rialzo delle condizioni economiche stabilite da Arera, mentre chi ha un contratto a prezzo variabile sul mercato libero subisce conseguenze immediate dai nuovi picchi dell’energia, con tariffe più pesanti applicate dagli operatori”.
“Ci aspettiamo che il governo agisca e agisca in fretta – ha concluso Rienzi -, perché il fenomeno del caro-bollette non danneggia solo famiglie e imprese ma l’intera economia nazionale, e deve essere contrastato con ogni mezzo possibile”.
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