Grazie ai patrimoni di nonni e genitori i millennial stanno per diventare la generazione più ricca della storia. E avranno il futuro del pianeta nelle loro mani
Secondo il Rapporto sulla Ricchezza della società immobiliare Knight Frank, la generazione dei millennial (le persone nate dal 1981 al 1996) beneficerà nei prossimi decenni di un sostanziale trasferimento di ricchezza familiare. La ricerca ha rilevato che il 75% di loro prevede che la propria ricchezza aumenterà nel 2024, contro il 53% della generazione dei baby boomer (quelli nati tra il 1946 e il 1964), il 56% della generazione X (dal 1965 al 1980) e il 69% della generazione più giovane, la Z.
Millennial ricchi e green: il passaggio generazionale
A partire dai prossimi 20 anni, via via che la ‘generazione silenziosa’ (i nati dal 1928 al 1945), i baby boomer e i più anziani della generazione X scompariranno, i giovani erediteranno globalmente 2,9 trilioni di euro. A questo punto, sostengono gli analisti, si assisterà ad una convergenza storica tra un ingente capitale privato e una crescente consapevolezza sociale e ambientale. Si tratta quindi di un’enorme dicotomia che vede da una parte il 71% della popolazione mondiale che vive in paesi in cui la disuguaglianza è in crescita e dall’altra un numero record di famiglie danarose di nuova generazione la cui mission è contrastare il divario con l’aumento degli investimenti sostenibili e la riduzione di gas serra.
Il futuro? È un investimento sul clima
Questo grande afflusso di ricchezza a livello globale, secondo Liam Bailey, il responsabile della ricerca di Knight Frank, si tradurrà dunque in un cambiamento epocale nel modo di impiego delle risorse a disposizione. E i primi segnali ottimistici giungono sul fronte del cambiamento climatico, un’area in cui esistono forti differenze generazionali nelle priorità di investimento. “I millennial – sostiene Bailey – sembrano aver recepito il messaggio quando si tratta di tagliare i consumi. L’80% degli uomini e il 79% delle donne intervistate affermano che stanno cercando di ridurre le proprie emissioni di carbonio. Contro solo il 59% dei maschi boomer e il 67% delle loro coetanee”.
L’età del cambiamento
Una certezza rafforzata dai risultati di numerosi studi, assicura il Rapporto, che confermano come il cambiamento climatico sia la preoccupazione principale per i giovani, che lo vivono come una propria responsabilità generazionale. Come il dovere di riparare ciò che nonni e genitori hanno danneggiato prima di loro. Nella direzione di questo scenario globale di ricchezza vanno anche le ricerche condotte nei singoli paesi. Uno studio del 2022 negli Stati Uniti indica nei prossimi 20 anni un passaggio generazionale di circa 84,4 trilioni di dollari. In Italia assistiamo al trasferimento di circa 2.000 miliardi di ricchezza dalle vecchie alle nuove generazioni.
L’opportunità di un legato
Anche se al momento hanno ancora difficoltà a raggiungere i traguardi economici delle generazioni precedenti, tra pandemia, guerre e inflazione, il passaggio di testimone aiuterà i millennial a liberarsi del mito che li vede protagonisti. Accusati di essere più cicale che formiche, di sperperare senza risparmiare (difficile peraltro mettere da parte, destreggiandosi tra stipendi bassi, caro affitti, mutui e fondi pensione), avranno l’occasione per difendere l’eredità più importante: il Pianeta di tutti.
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