Aumentano i senior che praticano uno sport, mentre diminuiscono quelli che consumano alcool. Ma non è tutto oro quel che riluce: troppi ancora gli anziani che prediligono la sedentarietà ed uno stile di vita poco sano.
Il nostro è tra i Paesi più longevi del mondo e l’allungamento della vita è determinato non solo da un miglioramento generale delle condizioni di salute degli anziani – cui si affianca un Sistema Sanitario che l’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce tra i migliori al mondo -, ma anche da un innalzamento del livello d’istruzione che influisce su un miglioramento degli stili di vita delle persone, in particolare degli anziani. Dati confermati dall’Istat nel Rapporto Invecchiamento attivo e condizioni di vita degli anziani in Italia 2020, nel quale si evidenzia come gli stili di vita di chi ha un’età dai 55 anni in avanti, siano notevolmente migliorati nell’ultimo decennio. Innanzitutto è aumentato il numero dei senior che si dedica ad uno sport, tanto che si passa dal 12,3% nel 2007 al 17,8 % nel 2018, mentre si riduce la sedentarietà, soprattutto nella generazione meno anziana.
In diminuzione anche il consumo di bevande alcoliche, che passa dal 23,1% del 2007 al 15,4% del 2018, indice di una presa di coscienza degli effetti nocivi dell’alcool sulla salute. Gli stili di vita salutari, però, non sono uguali lungo tutto lo Stivale: gli anziani più attivi risiedono al Nord (il 37,1%), mentre al Sud e nell’Italia insulare si osservano i livelli più elevati di inattività (66,7 %).
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