“Sono sempre stato a mio agio con il mio corpo, e a un certo punto ho deciso che volevo vedermi come mi vedono gli altri”. Così Terry Aston, 71 enne dell’ Oxfordshire che si era iscritto ad un corso di disegno per imparare a ritrarre, ha deciso di farsi rappresentare a sua volta dagli altri allievi. In poco tempo è diventato un modello per le tele o i marmi dei suoi colleghi.
La passione per l’arte nasce in età adulta, a partire dal 2013, dopo il divorzio dalla moglie e la tragedia della perdita del figlio. “Un giorno ho deciso che avevo bisogno di esplorare i miei sentimenti in modo più profondo – racconta Terry Aston – e così ho preso in mano una matita e ho cominciato a disegnare, in attesa che passasse quel brutto periodo che stavo affrontando.”
Nel mentre è arrivato il pensionamento e Terry ha cominciato a dedicare sempre più tempo alla sua nuova passione e a frequentare corsi d’arte. Durante una lezione di scultura comincia ad osservare il suo corpo e prova a rappresentarlo, mettendosi a nudo. Ma non è soddisfatto dei suoi primi lavori, anzi, si demoralizza perché non ottiene in poco tempo i risultati che si aspettava. “Volevo passare da zero a Caravaggio”, scherza oggi.
Da ritrattista a ritratto: il modello Terry Aston
Così decide che è arrivato il momento di andare oltre, di mettersi in gioco fino in fondo. È arrivato il momento di lasciare che anche gli altri possano imprimere l’immagine che hanno di lui e che riescono a rappresentare, ognuno con il proprio talento.
Un giorno, a fine lezione, chiede informazioni ad un modello d’arte e grazie a lui scopre che esiste un registro per i modelli degli artisti: si iscrive, e contemporaneamente apre un sito web dove si presenta agli allievi e raccoglie le prenotazioni per i servizi di posa. Oggi, da ex amministratore delegato di apparecchiature mediche, è diventato un modello professionista che arriva a realizzare fino a tre servizi al giorno.
“Il lato meno divertente è che restare fermi nella stessa posizione, a volte per ore, può essere molto faticoso e a volte causare dei dolori – dice oggi Aston – ma rimedio con il paracetamolo. E comunque non è un lavoro per i deboli di cuore, perché bisogna essere pronti a finire sotto esame in ogni dettaglio.”
Terry Aston racconta di aver trovato una forma di autoguarigione nel lavoro come modello: “Prima del divorzio ero un autolesionista, oggi sto molto meglio, e soprattutto sono riuscito ad aprirmi con gli studenti artisti, con i quali condivido le mie esperienze di vita, in modo che prima di dipingermi o scolpirmi, sappiano che hanno davanti una persona, non solo un corpo.”
(Foto di copertina: http://www.art-model.co.uk/)
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