Un secolo e mezzo fa nasceva Maria Montessori, educatrice e scienziata che avrebbe rivoluzionato per sempre la pedagogia. A lei si deve il modello educativo, che oggi vive un grande ritorno, basato sulla piena espressione della creatività.
Si stima che nel mondo ci siano circa 65mila istituti e scuole montessoriane. Negli Stati Uniti, ad esempio, il metodo Montessori è famosissimo e si contano oltre 4500 istituti, mentre nel Regno Unito si arriva a quota 800 e in Germania oltre le 1100. Nel nostro paese, però, i complessi che utilizzano i precetti dell’educatrice di Chiaravalle non superano le 200 unità. Una strana tendenza se si considera che il Metodo Montessori sta vivendo un grande ritorno negli ultimi anni e una rinnovata diffusione. Uno degli scenari più promettenti per la sua applicazione è quello relativo ai contesti della terza età. La sperimentazione, infatti, sta portando alla creazione di progetti che sembrano rispondere ai bisogni degli anziani fragili e non autosufficienti, migliorandone la qualità di vita e il benessere psicofisico.
Il Metodo Montessori e gli anziani fragili
Ed è proprio a questo che si ispira Il metodo Montessori e gli anziani fragili edito da Erickson. Un volume scritto dalle pedagogiste Federica Taddia e Annalisa Perino e da Ruggero Poi, formatore montessoriano. Tra le pagine del libro vengono descritti i principi essenziali del metodo e gli esempi di attività da allestire facilmente in contesti come RSA, Centri Diurni, ospedali o anche a casa. Non solo teoria, ma anche vera e propria pratica. All’interno del volume, infatti, sono illustrate anche esperienze concrete che fanno parte delle attività quotidiane che si svolgono in alcune strutture residenziali dell’Emilia-Romagna. In particolare, a Bologna, le prime Casa Residenza Anziani (CRA) ad aver adottato gli insegnamenti della scienziata italiana sono state Villa Serena e Villa Ranuzzi. Due delle strutture sociosanitarie aderenti al Consorzio Colibrì che tutt’ora ne sperimentano l’utilizzo.
Il Consorzio Colibrì
Con 20 strutture sul territorio emiliano-romagnolo (Forlì-Cesena, Ravenna, Parma, Bologna e Modena), il Consorzio Colibrì si concentra sulla cura personalizzata dell’utente dal punto di vista sanitario, assistenziale, riabilitativo e socio-sanitario. Un intervento prontamente integrato con il sistema pubblico, in modo da raggiungere la massima efficienza per i pazienti giovani e adulti. Ma anche da conseguire il più alto grado possibile di indipendenza per i pazienti anziani e grandi anziani. «Le attività socioeducative sono numerose e diverse tra loro», racconta Federica Taddia in un’intervista. «Ciò che non cambia è la centralità della persona anziana in tutti i nostri percorsi realizzati con le competenze di un team interdisciplinare. Il metodo Montessori e gli anziani fragili è proprio questo: un libro che racconta l’esperienza concreta degli anziani di cui ci prendiamo cura come persone uniche, valorizzando e stimolando le loro capacità per aiutarli ad esprimersi nei diversi contesti».
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