Legge di Bilancio, semplificazioni per il riconoscimento e la revisione della disabilità. Così Valeria Vittimberga, Direttore Generale Inps, sul tema: “Una nuova stagione di inclusione sociale, unificazione visite e focus caregiver”.
Semplificare – a volte – vuol dire migliorare, rappresentando un traguardo importante per ridurre i disagi e affrontare le difficoltà in modo più deciso. In questo senso la Legge di Bilancio 2025 segna un passo avanti significativo verso una maggiore tutela delle persone con disabilità e dei loro caregiver. Lo ha spiegato Valeria Vittimberga, Direttore Generale Inps, nel corso del convegno “Disabilità e inclusione: sinergie tra istituzioni, lavoro, scuola e sport”, tenutosi nella Sala Franceschi dell’Università Bocconi di Milano.
”La Legge di Bilancio 2025 introduce ulteriori semplificazioni al procedimento di riconoscimento e revisione della disabilità, in linea con la Riforma avviata dal Ministro Locatelli. Tra le novità più rilevanti, l’unificazione delle visite di riconoscimento in ambito assistenziale e previdenziale, un cambiamento che evita alle persone di dover ripetere più volte gli stessi accertamenti. È un traguardo significativo, perché riduce i disagi e permette di affrontare la disabilità in modo complessivo, ponendo la persona al centro”.
Inps: “Serve una nuova definizione di caregiver per garantire maggiori tutele”
Il Direttore Generale dell’Inps ha richiamato l’attenzione anche sulla figura del caregiver, cruciale nel supporto ai familiari con disabilità. ”Se da un lato i nostri dati mostrano una crescita costante nell’occupazione delle persone con disabilità, dall’altro dobbiamo ricordare che esiste ancora una fascia di popolazione – in particolare donne – che resta ai margini del mercato del lavoro a causa dei carichi di cura. Sono in corso approfondimenti per arrivare a una nuova definizione e a maggiori tutele proprio per i caregiver, perché la disabilità deve essere gestita da una prospettiva che comprenda l’intero nucleo familiare”.
Le persone con disabilità rappresentano una forza straordinaria, eppure, secondo il “Rapporto sulla Disabilità e lo Sviluppo 2024” dell’ONU, siamo lontani dal garantire pari opportunità. Solo 3 persone su 10 con disabilità partecipano al mercato del lavoro, guadagnando spesso meno dei colleghi. Lavoro e istruzione, invece, sono le fondamenta per costruire un futuro di autonomia e indipendenza, come ribadito anche dalla Carta di Solfagnano, firmata al primo G7 sulla disabilità.
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