Giovanni Mario Melosu.
Pensionato Inps, pensionato Enasarco, ex agente di commercio. Vive a Ponte dell’Olio (Pc). Partecipa al Concorso 50&Più per la quinta volta.
Mia cara adorata paffutella nipotina, oggi ricorre il tuo primo anno di vita: festeggiata da parenti, amici e tanti bambini.
Io vecchio nonno ho impugnato la penna, e con quasi giovanile entusiasmo facendo stridore con il foglio, ho iniziato a scrivere quanto un giorno leggerai; avendo la pretesa d’amore di proiettare la tua bella infanzia ad una vita futura.
Quando nel tuo balbettare colgo delle volontà che non puoi a voce esprimere, mentre con il ditino indichi oggetti e situazioni, quasi fossero oggettive di una volontà innata, da vecchio caparbio provo a decifrare il tuo volere, specchiandomi in un dialogo inusitato stando in un rapporto con me stesso immaginando le tue risposte. Ogni volta che allunghi le braccia con la bocca aperta dal sorriso senza dentini , esprimi un volere che varca le più colte di tutte le spiegazioni. Sei una imitatrice impagabile, il tuo muto linguaggio non può essere mutuato dal mio povero udito, anche se provo a cercare in continuo di tornare bimbo.
Mia cara nipotina, se un domani avrai la pretesa di meritare tutto l’amore di nonno, imparerai a tue spese l’apprendere, facendo tuoi tutti gli insegnamenti della vita, dove: genitori, insegnanti e tanto studio ti daranno l’opportunità di maturare: mia cara bambina, aprirai una tua sede del pensiero nella selva della ragione, protetta da un lungo cunicolo, dove gli studi e apprendimenti verranno custoditi e da dove attingerai per capire la giusta verità.
La priorità della strada d’apprendimento, sia il bene, perché i sentieri del bene sono sempre accompagnati da una fonte di luce; fa che la sede da te costruita sia custodia come fiammella di verità.
Arianna, quando sarai in grado di leggere, cerca i libri della scuola suprema, noterai che a essa non importa della civiltà raggiunta ma ti insegnerà la strada per raggiungere una vita piena e appagante. Oggi la civiltà dell’uomo, nel lentissimo cammino dell’evoluzione, ha accentuato sempre più il proprio disinteresse e apatia per l’essere umano.
Volendo fare una selezione dei capisaldi storici, si capisce che l’uomo ha avuto sempre timore di fronte alle responsabilità nel dovere adottare un giusto percorso senza compromessi per il futuro.
Mia cara adorata nipotina, una parte di storia relativamente recente, insegna come un solo uomo, possa con maestria assoggettare al proprio volere un intero popolo, per poi portarlo alla estrema rovina. Il principio del pensiero iniziale, voleva essere una rivoluzione per il popolo, per mettere l’operaio ad un giusto salario, per poter vivere alla pari del lavoro svolto: mettere, cioè, colui che lavorava onestamente in condizioni di poter vivere in modo decente con la propria famiglia. Quando hai buoni propositi si sono contrapposti gli interessi del mondo padronale, quelli che dovevano essere propositi di pace e di progresso, diventarono maltrattamenti e tirannie; dall’idea iniziale che poteva essere una buona idea, nacque un nuovo modo di amministrare che portò alla formazione del nuovo Partito fascista = rovina della nazione.
Quando l’uomo forte del nuovo movimento, si trovò avulso nelle spire dei padroni, tutto il cerchio assunse un radicale cambio d’indirizzo, abbracciando e perseguendo la filosofia del Superuomo, assumendo pieni e insindacabili poteri.
Mia cara bambina, non mi prolungo a spiegarti quanto sia avvenuto in un ventennio di quella politica, ti basti sapere che la nostra bella Italia finì al collasso totale, vuoi per la politica adottata vuoi per la volontà del dittatore di entrare in guerra, per poi perdere maldestramente.
Arianna, a questo punto, nonno ti consiglia di tenere sempre la fiammella di luce racchiusa nei meandri della tua mente, affinché un giorno possa guidarti nell’esistenza della vita, sempre tenendo presente: LA GRANDIOSITA’ DEL CREATO.