In Italia, sono indubbiamente tante le difficoltà da affrontare nel settore della sanità. Ora però anche le statistiche sull’età media dei medici confermano che possiamo vantare un ulteriore primato, tutt’altro che lusinghiero: il maggiore invecchiamento del personale sanitario.
Siamo il Paese europeo con il più alto tasso di medici anziani. Il doppio, quasi, della media europea. L’allarme arriva da un rapporto condotto in 53 Stati della regione europea dell’OMS. Non sono stati analizzati infatti solo i dati relativi ai Paesi dell’UE, ma anche quelli di molti altri come Russia, Israele, Turchia e Kazakhstan. E su 44 Paesi che hanno fornito dati riguardanti il loro personale medico, è emerso che circa un terzo ha quasi la metà dei medici con un’età pari o superiore ai 55 anni.
Con il 60% l’Italia detiene il primato europeo, ma non è sola
L’Italia si attesta su una percentuale che sfiora quasi il 60%, e questo le assicura il primato europeo. Dopo di noi ci sono Israele, Lettonia, Estonia e Ungheria. Al sesto posto si attesta la Germania mentre, la Francia, conquista l’ottava posizione.
Quella degli ospedali italiani è una situazione che rappresenta un unicum nel panorama europeo: il 56,4% dei camici bianchi ha più di 55 anni, contro una media del 30,1%. Inoltre, un medico su 5, è un over 65. Ovviamente non siamo gli unici alle prese con il problema dell’invecchiamento del personale sanitario, ma di certo siamo quelli con i picchi più alti. Al di là del confine, in Francia, ad esempio, i medici over 55 raggiungono quota 45%.
Serve una strategia per sostituire progressivamente il personale medico
Medici anziani dunque, fortemente provati dagli anni di pandemia. E non basta. Secondo Henri Klugem, direttore regionale dell’Oms per l’Europa, una delle sfide del continente sarà quella di sostituire adeguatamente medici ed infermieri. Per questo è necessaria una strategia mirata a formare, reclutare e mantenere la prossima generazione di professionisti sanitari. Il capo dell’ufficio regionale europeo dell’Oms punta il dito sulla necessità di snellire la burocrazia, al fine di accogliere professionisti formati in altri Paesi.
Anche in questo caso, in Italia c’è ancora molto da lavorare. Ci sono infatti due ordini di problematiche diverse. Da una parte appena lo 0,5% del personale medico viene dall’estero, così come solo il 5,3% di quello infermieristico. Poco rispetto agli altri Paesi europei.
Siamo il Paese europeo con la media più alta di medici laureati
Ma, ancor più importante, al di là dei medici over 55, è il dato relativo ai professionisti formati in casa. L’Italia “vanta” 40 medici ogni 10mila abitanti, una quota che supera anche la media europea (che si assesta al 37%). Analogamente vantiamo un numero di dottori neolaureati rispetto alla popolazione superiore rispetto agli altri Paesi europei. Ed allora, quale è il problema? Non mancano i medici, ma i posti riservati ai giovani dottori i quali, per poter entrare nel mondo del lavoro, sono costretti ad emigrare.
© Riproduzione riservata