I medici e gli infermieri diventano, ancora di più, parte integrante della vita di ognuno. Con l’entrata in vigore del decreto ministeriale, garantiranno assistenza sanitaria costante agli ammalati. Le novità a partire dal prossimo gennaio.
Case di Comunità aperte sette giorni su sette con la presenza costante di medici e infermieri. Non solo. Le regioni dovranno dotarsi di una organizzazione territoriale. Sono queste alcune delle indicazioni contenute all’interno del provvedimento del Ministero della Salute recentemente entrato in vigore. Queste disposizioni saranno effettive a partire dal gennaio del prossimo anno. Le regioni che non si adegueranno alla normativa perderanno i benefici dei finanziamenti.
[Il provvedimento in Gazzetta Ufficiale]
L’imprescindibile ruolo di medici e infermieri
Il ruolo di medici e infermieri, da sempre un caposaldo della nostra società e del sistema sanitario nazionale, raggiunge l’apice dell’importanza con lo scoppio della pandemia. I camici bianchi sono stati un punto di riferimento per i pazienti affetti da Covid-19 e per le loro famiglie. Spesso sono stati e sono tutt’ora l’unico canale di comunicazione tra le mura fredde degli ospedali e i parenti dei pazienti, in ansia a casa.
Nel decreto anche l’assistenza psicologica
Tra le disposizioni contenute nel decreto è prevista la disponibilità anche di psicologi, ostetrici, assistenti sociali, tecnici della riabilitazione e qualsiasi specialista possa servire se un cittadino dovesse stare male. Una nuova modalità di assistenza sanitaria che si apre ad ampio raggio sulle condizioni di vita del malato e punta a favorire l’affiancamento di professionisti nell’ambito medico.
© Riproduzione riservata