Abbiamo chiesto anche al Professor Marco Trabucchi di riportare la sua testimonianza. Settantacinque anni, medico esperto, da novembre a questa parte è protagonista del ciclo “Il Covid non ferma la vita” all’interno dei Webinar di Spazio50.
«La Regione Lazio ha organizzato un sistema di prenotazione telematico di accesso molto facile e molto efficiente. Dopo la prenotazione ho ricevuto direttamente sul mio cellulare un promemoria, con orario e altre indicazioni. Devo dire, poi, che l’organizzazione della vaccinazione è stata perfetta. Il mio turno sarebbe stato alle 18.10 e alle 19.10 sono uscito vaccinato. Ho fatto le varie tappe necessarie prima e dopo l’iniezione, senza code, con grande efficienza e gentilezza da parte del personale infermieristico e assistenziale. L’unica persona un po’ scontrosa è stata la dottoressa…», ci racconta il Professor Trabucchi. «Mi è stato somministrato AstraZeneca, solo la prima dose. Ma i dati di letteratura scientifica indicano che anche dopo una sola dose si raggiunge un buon livello di protezione. Attendo quindi senza ansia la prossima iniezione». Ha riscontrato effetti collaterali? «Solo un po’ di prurito, durato un paio d’ore. Probabilmente un effetto psicologico!».
D’altronde, come spesso ci ricorda durante i suoi webinar, secondo il professor Trabucchi non c’è nulla di cui preoccuparsi. «Io sono un medico e ho seguito molte pubblicazioni della letteratura internazionale, anche perché in questo periodo ho pubblicato una newsletter settimanale con le opportune informazioni rivolte ai medici. Ero quindi assolutamente tranquillo. Sono un esperto delle situazioni di fragilità e sono in grado di giudicare con razionalità le varie situazioni. Penso di essere anche un buon medico… di me stesso!». Quando gli chiediamo cosa si aspetta dal futuro, ci risponde così: «Se le Regioni seguissero il modello laziale, il ritmo delle vaccinazioni sarebbe velocissimo. Però purtroppo vi sono ancora troppi protagonismi da parte di persone disinformate e incapaci. Se Draghi continuerà sulla strada intrapresa, riusciremo entro l’estate a raggiungere l’immunità di gregge. Fortunatamente il nostro Presidente del Consiglio non ha alcun senso di inferiorità di fronte alle aziende farmaceutiche e sono certo si farà rispettare. E poi, con il suo prestigio, ottiene risultati che altri mai avrebbero raggiunto».
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