Sembra facile, ma non lo è: mantenersi alla “giusta distanza”, soprattutto in questo periodo, è quanto di più difficile possa esserci. Abituati a frequentarci, abbracciarci, sfiorarci, stringerci la mano, fare assembramenti, la nostra vita è profondamente cambiata negli ultimi mesi. All’inizio siamo rimasti chiusi in casa, poi abbiamo ricominciato ad uscire. Ma sempre con molta cautela. Con il desiderio di riprendere le nostre vite, ma con la piena coscienza che nulla sarà più come prima. Così, mentre sulle spiagge “si prendono le misure” per vivere un’estate serena, anche Google ha pensato di dare il suo contributo.
Un interessante progetto sperimentale
Non è semplice rispettare sempre il distanziamento. Per questo il colosso di Mountain Wiev ha pensato di sfruttare la realtà aumentata. Ha iniziato quindi a realizzare “Sodar” proprio per aiutare a porre la giusta attenzione sulla distanza.
Sodar è un progetto sperimentale presentato sul canale Twitter del programma interno “Experiment with Google”, piattaforma dove gli sviluppatori mettono a disposizione interessanti progetti Open Source. Acronimo di “Social Distancing Radar”, è in grado di creare un cerchio virtuale con un raggio di due metri intorno allo smartphone dell’utente.
In sintesi, è una specie di distanziatore digitale visualizzabile sul display. Essendo “virtuale” però serve soprattutto a rendersi conto delle distanze interpersonali che dovrebbero garantire uno spazio “di sicurezza”.
Come funziona davvero Sodar e come aiuta a mantenere la distanza
Usando la fotocamera posteriore dello smartphone, Sodar scansiona l’ambiente circostante, mentre sul display si vede proiettato a terra un cerchio del raggio di due metri. È sufficiente ruotare la fotocamera, mentre si inquadrano pavimenti e pareti, ed ecco che si avvia automaticamente uno strumento che segnala dove finiscono i due metri.
Sodar non è un’App stand-alone e non ha bisogno di essere installato. Al momento resta uno strumento accessibile con Google Chrome e gira solo su smartphone con ambiente Android. Alcuni potrebbero persino non essere compatibili. L’applicativo web comunque è disponibile su un sito internet: basta scansionare il QR Code per attivarlo.
(Foto: Google)
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