Oltre 600 realtà e 60mila persone hanno sfilato tra le vie di Roma, da Piazza della Repubblica a Piazza San Giovanni in Laterano. Un corteo che ha seguito l’appello di Europe for Peace che richiede un negoziato diplomatico per la pace e un “cessate il fuoco” per il conflitto in Ucraina e per tutte le guerre attualmente in corso. Tra le organizzazioni aderenti anche 50&Più.
“L’Italia, l’Unione Europea e gli stati membri, le Nazioni Unite devono assumersi la responsabilità del negoziato per fermare l’escalation e raggiungere l’immediato cessate il fuoco” è stato il messaggio degli organizzatori. L’appello, rivolto al Segretario Generale delle Nazioni Unite, chiede che venga convocata urgentemente una Conferenza Internazionale per la pace; per ristabilire il rispetto del diritto internazionale; per garantire la sicurezza reciproca e impegnare tutti gli Stati ad eliminare le armi nucleari; ridurre la spesa militare in favore di investimenti per combattere le povertà e di finanziamenti per l’economia disarmata; per la transizione ecologica e per il lavoro dignitoso.
Manifestazione per la pace: tante voci, un solo messaggio
A questo appello ha risposto anche 50&Più insieme a oltre 600 realtà che nella tarda mattinata si sono ritrovate in Piazza della Repubblica e sono poi partite alla volta di San Giovanni in Laterano. Ad accogliere dal palco allestito per l’occasione è risuonata “Heal the world” di Michael Jackson (“Cura il mondo”, ndr) e da lì, poi, si sono susseguiti gli interventi sul palco con le voci di chi richiede la pace e chi vive gli effetti delle guerre.
“La coda del corteo è ancora in Piazza della Repubblica”, ha scandito Sergio Bassoli di Rete Pace e Disarmo, tra le organizzatrici dell’evento. “Purtroppo a 8 mesi dall’aggressione russa siamo ancora qua. Noi, il popolo della pace, continuiamo a sostenere la popolazione ucraina e tutte le vittime delle guerre. Ma non basta. Chiediamo lo stop immediato, i negoziati di pace tra Mosca e Kiev. Ma arrivare fin qui non è stato facile: da settimane lavoriamo a un’agenda di pace”.
Sono intervenuti, inoltre, Francesca Giuliani (Sbilanciamoci), Raffaella Bolini (Arci), Rossella Miccio (Emergency – Associazione ONG Italiane), Gianfranco Pagliarulo (Anpi), Emiliano Manfredonia (Acli), Flavio Lotti (Tavola della Pace – Comitato Promotore Marcia Perugia Assisi), Giuseppe De Marzo (Rete dei Numeri Pari), Gianpiero Cofano (Stop the War Now), Francesco Scoppola (Agesci), Don Luigi Ciotti (Libera), Andrea Riccardi (Comunità di Sant’Egidio) e Maurizio Landini (Cgil).
Le iniziative precedenti alla manifestazione per la pace
Prima della Manifestazione per la pace di Roma si sono susseguite numerose mobilitazioni nei weekend precedenti. Tra il 21 e il 23 ottobre hanno partecipato oltre 30.000 persone in oltre 100 città italiane (tra cui Torino, Milano, Palermo, Napoli, Bari, Firenze, Bologna, Roma, Ancona…). A testimonianza del grande sostegno dell’opinione pubblica italiana a processi di pace che si concentrino sull’apertura di dialogo e negoziato, creando veri spiragli di pace.
Manifestazione per la pace: il messaggio di Papa Francesco
Solo pochi giorni fa, nel giorno di Ognissanti, anche Papa Francesco ha lanciato il suo messaggio di pace durante l’Angelus. “La pace di Gesù è molto diversa da quella che immaginiamo” ha detto. “Tutti desideriamo la pace, ma spesso quello che vogliamo è stare in pace, essere lasciati in pace, non avere problemi ma tranquillità. Ma la pace va costruita e come ogni costruzione richiede impegno, collaborazione, pazienza”. Nasce da “opere di giustizia e di misericordia” e “non si raggiunge conquistando o sconfiggendo qualcuno, non è mai violenta e non è mai armata”.
Alcuni scatti della manifestazione per la pace a Roma
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