Meglio i soldi o la salute? L’antico dilemma viene riproposto da uno studio presentato a un convegno organizzato dalla Japanese Circulation Society e dalla Società Europea di Cardiologia, da cui emerge un messaggio poco rassicurante (ma non una novità), per il nostro corpo. L’ipertensione è considerata la prima causa di morte prematura.
Lo studio: che rapporto c’è tra malattie cardiovascolari e ricchezza?
Come medico che la cura, Shingo Yanagiya, ricercatore della Hokkaido University di Sapporo, in Giappone, ha
voluto vedere se “il rischio variasse in base alla classe socioeconomica, così da poter impostare meglio la prevenzione”. Così ha preso avvio, nel 2012, lo studio J-Hope3, che ha coinvolto 4.314 impiegati giapponesi di ambo i sessi, con un lavoro diurno e la pressione del sangue normale, dipendenti di 12 diverse aziende.
Lo studio ha diviso i volontari in quattro gruppi sulla base del reddito familiare. Un gruppo con meno di cinque milioni di yen da parte (all’incirca 40mila euro), il secondo con una cifra compresa tra 5 e 7.9 milioni (poco più di 63mila euro), il terzo da 8 a 9.9 milioni (quasi 80mila euro), infine il gruppo da 10 milioni (e oltre) di yen all’anno. Per due anni i medici hanno seguito l’associazione tra i guadagni e l’eventuale sviluppo dell’ipertensione.
Rispetto agli uomini appartenenti al gruppo più svantaggiato, quelli più ricchi mostravano un rischio doppio di sviluppare l’ipertensione. E, nello specifico, i lavoratori con un reddito compreso tra 5 e 7.9 milioni e 8 e 9.9 milioni facevano registrare un rischio più alto del 50%.
Dunque emerge che più le persone sono ricche, maggiormente risultano esposte al rischio di sviluppare l’ipertensione: primo fattore di rischio per l’insorgenza di malattie cardio e cerebrovascolari, quali l’infarto del miocardio e l’ictus cerebrale.
Una presa d’atto non senza rimedio, però: «Chi ha alti guadagni, dovrebbe migliorare il proprio stile di vita – avverte Yanagiya -. Questo include mangiare in modo sano, fare attività fisica e controllare il proprio peso. L’alcol dovrebbe inoltre essere consumato a livelli moderati, evitando le sbronze».
SINTESI DI: L’eccessiva ricchezza fa crescere la… pressione sanguigna, Serena Zoli, www.fondazioneveronesi.it, 21-09-2020
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