Investire nel futuro: educazione, lavoro e inclusione sociale. Questo è l’ultimo progetto di Azione contro la Fame per le famiglie in difficoltà
Nell’ambito de Il Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale, Azione contro la Fame ha ricevuto il Premio Impatto 2024, per il progetto “Mai Più Fame: dall’emergenza all’autonomia”. Si tratta di un’iniziativa volta a supportare famiglie italiane in condizioni di insicurezza alimentare e vulnerabilità socioeconomica. Il Premio Impatto, giunto alla sua terza edizione, mira a sottolineare l’importanza di misurare e comunicare il valore economico, sociale e ambientale generato dalle iniziative di sostenibilità.
Il riconoscimento alla sostenibilità
Il premio pone l’attenzione sull’importanza di misurare l’impatto generato, sottolineare la necessità di condividere il percorso con gli stakeholder e riconoscere le realtà capaci di misurare il valore economico, sociale e ambientale creato da progetti e iniziative di sostenibilità. La giuria ha assegnato il riconoscimento ad Azione contro la Fame, motivando così la sua scelta: «La valutazione è stata solida e rigorosa, grazie a un processo di coinvolgimento degli stakeholder basato su un approccio mixed-methods. Le lezioni apprese sono rilevanti e significative, offrendo spunti concreti per il miglioramento dell’intervento. La struttura del lavoro, sintetica e ben organizzata, facilita la comprensione dei contenuti, rendendo il progetto replicabile anche in altri contesti».
Un progetto di sostegno e autonomia
Il progetto, attivo dal 2022 a Milano e dal 2023 a Napoli, nasce con l’obiettivo di fornire un supporto integrato alle famiglie in difficoltà. Combina interventi immediati con azioni strutturali di lungo termine per migliorare la qualità della vita dei beneficiari e promuovere l’autonomia economica. Il percorso offerto si articola in quattro mesi di workshop di educazione alimentare e incontri di formazione e accompagnamento all’inserimento lavorativo in collaborazione con aziende locali e centri per l’impiego.
La parola agli ideatori
«Questo premio è un riconoscimento al nostro impegno nel trattare l’emergenza alimentare con un approccio integrato, trasformando le sfide in opportunità di sviluppo e innovazione. In un mondo in costante evoluzione, non basta rispondere alle emergenze: è essenziale investire nel potenziale delle persone e sviluppare le loro competenze per generare un impatto duraturo. Anche in Italia, 5,7 milioni di persone vivono in povertà assoluta, di cui 1,3 milioni sono bambini. Azione contro la Fame lavora per cambiare questa realtà, offrendo soluzioni per garantire un futuro migliore» afferma Simone Garroni, Direttore di Azione contro la Fame.
L’impatto generato
Nel 2023, “Mai Più Fame” ha coinvolto circa 600 beneficiari. Il programma si è concentrato sulle famiglie più vulnerabili, come quelle con due o più figli, monogenitoriali, con bambini sotto i cinque anni, donne in gravidanza o neomamme e genitori disoccupati o impiegati in lavori precari.
Ogni ciclo del progetto, della durata di quattro mesi, si è sviluppato su tre direttrici.
1) Contributo alla spesa mensile per garantire un immediato supporto alimentare ai nuclei familiari in difficoltà
2) Educazione alimentare attraverso workshop e consulenze individuali con nutrizionisti per una dieta sana ed equilibrata
3) Formazione e inclusione lavorativa per migliorare le competenze personali, sociali e professionali dei partecipanti
Risultati concreti
Per quanto riguarda l’educazione alimentare, i beneficiari e le loro famiglie hanno partecipato a workshop condotti da nutrizionisti, ricevendo anche una guida sviluppata da Azione contro la Fame. In seguito il 61% dei partecipanti ha ridotto il consumo di zuccheri, il 57% ha variato maggiormente la propria dieta, il 70% ha aumentato l’assunzione di acqua e il 51% ha ridotto il consumo di cibi grassi e ultra-processati. Per quanto riguarda l’inclusione lavorativa, il 46% dei partecipanti sono stati inseriti nel mondo del lavoro, mentre il 14% hanno scelto di riprendere la formazione, per un totale di riattivazione complessiva pari al 60%.
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