“Mai più fame”. È questo il titolo del progetto promosso da “Azione contro la fame” per contrastare la povertà alimentare in Italia. L’iniziativa nasce a Milano e prosegue a Napoli
Come si combatte la povertà alimentare? In Italia quasi una persona su 10 è così povera da non potersi permettere pasti regolari ed equilibrati, un dato che va ben oltre il semplice aspetto economico, toccando aspetti di tipo sociale, culturale e psicologico, spesso trascurati dai tradizionali programmi di intervento (dati Istat).
“Per affrontare efficacemente e in modo sostenibile un problema multidimensionale come quello della povertà alimentare, non basta intervenire nell’emergenza fornendo aiuti, ma è necessario mettere al centro gli individui e lavorare sulle risorse personali, per attivare un cambiamento che valorizzi il potenziale umano e professionale, e che resista nel tempo.” Così Simone Garroni, Direttore di Azione contro la Fame, racconta il progetto “Mai più Fame: dall’emergenza all’autonomia”, lanciato nel 2022 a Milano e a giugno 2023 a Napoli, per offrire una via d’uscita dignitosa e durevole a chi si trova in condizioni di povertà: un percorso di formazione e accompagnamento verso il lavoro, integrato da incontri di gruppo e consulenze individuali su nutrizione e salute, con un temporaneo contributo alla spesa.
Povertà alimentare: le testimonianze di chi ha trovato una via d’uscita
“Per me è stata una crescita in tutti i sensi, mi hanno fatta rinascere”. “Mi sono resa conto che ci sono tante donne che come me hanno avuto un percorso difficile e che piano piano si sono rialzate. Allora ho detto, perché non ci devo credere anch’io?”. “Alla mia età pensavo di non poter fare più nulla… avevo un contratto determinato, adesso ce l’ho indeterminato (…) e ho molta più autostima”. “So che la vita è bella, e da affrontare, però penso che posso fare tanto ancora (…) Se non va, abbiamo tentato però io, perlomeno, sto volando, non ho più le ali spezzate”. Sono solo alcune delle testimonianze delle oltre 300 persone coinvolte in due anni di progetto, raccolte nel video di Azione contro la Fame: storie che incarnano il percorso di cambiamento e di rinascita, dal sentirsi invisibili ed incapaci di immaginare un futuro, all’opportunità di una nuova vita.
Sei persone su dieci hanno trovato lavoro
A parlare dell’efficacia del progetto non ci sono solo le storie personali, ma anche i numeri: il tasso medio di riattivazione nei due anni è stato del 59%. Questo significa che circa 6 partecipanti su 10 hanno trovato lavoro o sono tornati a studiare. Nel dettaglio, il 37% ha trovato un impiego regolare, l’11% ha deciso di intraprendere un percorso formativo finalizzato a migliorare l’occupabilità e l’11% – al di fuori del percorso offerto da Azione contro la Fame – ha optato per occasioni di lavoro non regolarizzate da un contratto. Questo ultimo dato merita attenzione perché riflette le tendenze che caratterizzano il mercato del lavoro a livello nazionale, che presenta tassi di lavoro irregolare ancora più alti, stimati intorno al 12,8%.
Oltre a lavorare sulla riattivazione personale e sull’occupabilità, il progetto ha contribuito a migliorare le abitudini di consumo, attraverso un percorso di educazione alimentare e delle consulenze individuali (Analisi dei risultati in appendice). “Nell’affrontare il problema della povertà alimentare, il mix dei fattori che entrano in gioco, come età, genere, istruzione, aspetti sociali e geografici, può dare luogo anche a significative differenze nei risultati. Per questo motivo il nostro intervento viene costantemente adattato al contesto, mettendo sempre al centro le persone e collaborando strettamente con le reti e le istituzioni del territorio”, racconta Ilaria Adinolfi, responsabile del progetto, che vede il supporto del Comune di Napoli e di quello di Milano.
Manfredi: “Esempio di collaborazione tra pubblico e privato”
‘’Il progetto ‘Mai più fame: dall’emergenza all’autonomia’, inaugurato a Napoli a fine 2023, è un ottimo esempio di collaborazione tra il settore pubblico e il settore privato. Il tema della povertà alimentare è di grande attualità e il contrasto ad un problema così complesso passa necessariamente attraverso un approccio integrato. Il sostegno alla spesa è un primo passo in questa direzione, ma le opportunità di formazione, anche attraverso l’educazione alimentare, e di inserimento lavorativo permettono di ragionare sul lungo termine. Questo è molto importante per costruire, insieme alle persone coinvolte, un percorso verso l’autonomia. Sono molto soddisfatto di quanto fatto su Napoli’’, così il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.
Alleanza tra città: il progetto a Milano e Napoli
“L’alleanza e la collaborazione tra città sono una buona abitudine, e a partire da obiettivi comuni si irrobustiscono con lo scambio di buone pratiche e di esperienze concrete: è così che riusciamo a far crescere progetti come quelli di contrasto alla povertà alimentare e a diffonderli in tante realtà diverse – sottolinea la Vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo – un plauso alla città di Napoli per gli importanti risultati raggiunti in sinergia con Azione contro la fame, sono felice che l’esperienza milanese in materia di Food Policy sia stato un riferimento utile e certamente proseguiremo nel lavoro fianco a fianco anche nella rete delle città aderenti al Milan Urban Food Policy Pact che proprio su questi temi pone grande attenzione a livello nazionale e internazionale”.
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