Madrid Vecina è un progetto della capitale spagnola con l’obiettivo di fare dei quartieri cittadini una rete solidale contro la solitudine degli anziani. La chiave? I piccoli negozi di vicinato, vere e proprie “antenne” capaci di intercettare i bisogni degli over che vivono soli.
Una solitudine indesiderata
Un cittadino madrileno su 4 ha più di 65 anni. Un over 65 su quattro vive solo. Il senso di solitudine, che in un sondaggio del 2017, riguardava il 10% della popolazione anziana, lo scorso anno, complice la pandemia, ha raggiunto il 16,6%. Per aiutare gli anziani ad uscire da isolamento e abbandono, l’Amministrazione di Madrid – oltre ad ampliare i centri e i servizi a domicilio – investe in un nuovo progetto: Madrid Vecina. Il programma, sviluppato con l’ONG Grandes Amigos, si propone di prevenire e intercettare i casi di “over” soli e fragili, inserendoli all’interno di una rete sociale e comunitaria.
Recettori della solitudine
L’idea di partenza è semplice. Il vicinato, una realtà non solo territoriale ma anche sociale, è fondamentale per tenere uniti i cittadini. La farmacia, il bar, la bottega di alimentari… sono il luogo delle relazioni umane. Uno spazio nel quale, soprattutto i più anziani, si incontrano anche per scambiarsi notizie e discutere dei problemi del quartiere e personali. Madrid Vecina, coinvolge i vicini, le imprese e i diversi servizi dei quartieri che hanno un contatto diretto con gli anziani. L’obiettivo, spiega la vicesindaca Begoña Villacís, è “trasformarli in antenne di rilevamento della solitudine e divulgatori di risorse di accompagnamento e socializzazione”.
Un progetto di quartiere
Il progetto conta già circa 200 “antenne”, tra negozi, farmacie, operatori dei servizi sociali, centri sanitari e associazioni, impegnati ad intercettare segnali di isolamento, a canalizzare gli aiuti e ad informare dell’iniziativa le persone fragili. Contemporaneamente si avvale di un gruppo di volontari, incaricato di girare i quartieri per coinvolgere quanti più “vicini” possibile e ampliare così la rete di supporto. Attraverso il sito web, qualsiasi persona, azienda o ente può registrarsi per partecipare o richiedere informazioni. Il portale offre anche materiali interessanti, come la “Guida al rilevamento e alla prevenzione della solitudine”, per identificare situazioni di disagio e solitudine, e un elenco dei servizi cittadini destinati agli anziani.
Il valore del negozio di vicinato
Il progetto fa appello soprattutto alle attività commerciali più frequentate dagli anziani, chiedendo ai negozianti di individuare le situazioni più a rischio e di segnalarle alle istituzioni. Gli anziani soli, infatti, considerano il bar storico sotto casa o il vecchio banco del mercato una “seconda abitazione”. Spesso titolari e lavoranti hanno il loro numero di telefono e la seconda chiave dell’appartamento. È così che funziona un rapporto basato sulla fiducia e sulla conoscenza di anni. Molte sono botteghe o attività familiari, tramandate di padre in figlio, veri e propri punti di riferimento sul territorio. In questo forse sta la debolezza del programma: i rapporti si costruiscono con il passare del tempo, non nascono “dall’alto”.
L’importanza di una rete sociale istituzionalizzata
Alcuni negozianti si sono sentiti “offesi” dalla campagna comunale che immaginano voglia sostituirsi al loro operato spontaneo. Loro, ai vicini soli, ci pensano già: li accompagnano alle visite, portano la spesa in casa, ascoltano i loro problemi. Rimane il fatto che anche le migliori intenzioni hanno bisogno di essere guidate e regolamentate, per evitare che preziose energie vadano disperse. O che qualcuno rimanga escluso. Il progetto è partito con successo, nel frattempo, ogni mattina, i vecchi negozi alzeranno le saracinesche e continueranno a prendersi cura dei loro vicini, come hanno sempre fatto.
Udine: i negozi di vicinato al fianco degli anziani
E proprio pochi giorni è arrivato un annuncio tutto italiano che riprende i principi dei cugini spagnoli. A Udine, infatti, è nato il progetto “In rete contro le truffe”, promosso dal Comune per contrastare gli imbrogli nei confronti delle persone anziane. L’iniziativa, cui collabora anche la 50&Più locale, si sviluppa attraverso due azioni: una campagna informativa e l’organizzazione di tre interventi per valorizzare tre reti territoriali (i negozi di vicinato, le associazioni ed il vicinato condominiale) nei quartieri caratterizzati da una particolare presenza di popolazione anziana. Come a Madrid, anche qui si sono stati coinvolti i “negozianti di vicinato”. Persone di fiducia per l’anziano, con un ruolo a volte inconsapevole ma fondamentale, di ascolto e supporto. Le limitazioni dovute al Covid hanno esacerbato le situazioni di solitudine nel contesto urbano, per questo è necessario costruire un sistema di protezione sociale in grado di proteggere i più fragili. Perché nessuno si debba sentire più solo nel proprio quartiere.
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