«I’m back». Sinistro, sinistro, destro, gancio potente, tutto in rapida sequenza, con un sottofondo di “ruggiti” da bestia feroce. Un energumeno di 110 chili avanza verso il malcapitato avversario con la voglia di picchiare a ogni passo sempre più duro. Così in un video diventato presto virale Mike Tyson, il pugile leggendario che si è guadagnato di diritto il soprannome di “uomo più cattivo del pianeta”, ha annunciato il suo ritorno sul ring a 54 anni suonati e dopo 15 anni dal suo ultimo incontro. Il 28 novembre prossimo “Iron Mike”, l’ex campione dei pesi massimi che ha monopolizzato la scena della boxe negli anni Ottanta-Novanta, sfiderà il 51enne Roy Jones.
Ma il match sarà qualcosa di più di uno scontro tra vecchie glorie del pugilato. Quell’evento coincide infatti con il lancio della nuova iniziativa di Tyson: la Legends Only League. Si tratta di un’associazione sportiva nata con l’intento di riunire tutti gli atleti “in pensione” ma che hanno voglia di continuare a fare quello che, nonostante l’età, continuano a saper fare. L’invito a unirsi al club è rivolto a tutti gli “irriducibili” della competizione sportiva: calciatori, giocatori di basket, pallavolisti, nuotatori. L’unico requisito richiesto è la voglia di tornare in campo.
Prendere a pugni i pregiudizi
Da quanto leggiamo sul sito della Legends Only League sembra che Tyson abbia scelto un nuovo nemico da mandare a tappeto: l’ageismo, quella cattiva abitudine, molto diffusa nello sport come in tanti altri campi, di discriminare le persone in base al dato anagrafico. «Nel cuore di ogni atleta sopravvive l’istinto di andare avanti, di combattere, di non arrendersi mai. Legends Only League porta il meglio del meglio di nuovo sul ring o sul campo. Perché il talento, le abilità e la voglia di competere non vanno mai via», ha dichiarato il pugile.
Non chiamatele vecchie glorie: le stelle dello sport brillano ancora
La lega sportiva promette di sostenere il ritorno in gara dei più grandi atleti di ogni disciplina, organizzando gli eventi, trovando le strutture dove competere, occupandosi della comunicazione e della ricerca degli sponsor. «È ora che le vecchie stelle tornino a brillare – ha detto Tyson nello spot che promuove l’iniziativa -. Sono ancora in salute, sono ancora belle ed è ancora bello guardare quel che fanno».
La sua idea è lodevole. Perché bisogna appendere al chiodo scarpini, racchette, guantoni quando, tra l’altro, si possono continuare a regalare emozioni agli spettatori?
Iron Mike, tifiamo per te
La battaglia contro i pregiudizi sull’età può essere combattuta su vari fronti. Si può scegliere di andare contro gli stereotipi linguistici invitando a non usare termini come “maturo” o “attempato”, si può decidere di smetterla di considerare le rughe sul volto come una catastrofe di dimensioni epocali da scongiurare in tutti i modi possibili o si può semplicemente, come suggerisce Tyson, tornare a essere quello che si è sempre stati. E chi è stato Tyson può tornare a essere Tyson.
«Non credo nella fonte dell’eterna giovinezza, ma qualcosa mi è successo e ho deciso di tornare», ha detto Tyson pronto a rinfilarsi i guantoni dopo 15 anni dall’ultimo incontro. E così il 28 novembre 2020, al Dignity Health Park di Carson, California, Mike Tyson tornerà sul ring per affrontare Roy Jones Jr ma anche per mettere KO uno dopo l’altro tutti i pregiudizi sull’invecchiamento. Almeno in questo ci auguriamo che vinca!
(Foto apertura: Denis Makarenko/Shutterstock.com)
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