Michelangelo Merisi, detto il “Caravaggio”, fu personalità geniale, pittore rivoluzionario, creatore di un nuovo linguaggio artistico. Artista incompreso, uomo ribelle scontroso e aggressivo ma allo stesso tempo profondamente religioso ed umano, fu definito pittore maledetto. Eppure luce e verità furono gli elementi essenziali della sua ricerca. Proprio di lui e dei seguaci della sua poetica ha trattato Stefania Ponti nel suo ultimo Webinar.
Il Seicento è definito il secolo delle meraviglie per la grande rivoluzione dei canoni estetici e per la straordinaria ricchezza e varietà dei linguaggi formali artistici. La coesistenza di orientamenti diversi produce nuovi invenzioni estetiche e spettacolari generi espressivi. Roma vive la piena centralità di questo affascinante dibattito culturale ed estetico, del quale Caravaggio è uno dei grandi protagonisti.
Il pittore maledetto e la pittura maledetta
Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, artista geniale ed incompreso, è un uomo ribelle scontroso e aggressivo e allo stesso tempo profondamente religioso ed umano.
È definito il pittore maledetto. Le sue opere rispecchiano la sua indole violenta, il suo temperamento impetuoso e rappresentano il riflesso di una breve e turbolenta vita, fatta di eccessi e sregolatezze. Un’esistenza dissoluta e una prematura morte avvolgono di mistero la vicenda umana di questo genio dell’arte italiana.
Luce e verità, elementi essenziali della sua ricerca
Luce e verità sono gli elementi essenziali della sua ricerca. L’artista produce un’arte dal linguaggio immediato e diretto, rifiutando tutti quegli artifici, orpelli e dettagli della precedente corrente artistica.
Nel suo stile nulla è descrittivo, tutto è evocativo, la sua pittura coinvolge, emoziona, sorprende e stupisce il fruitore, attraverso inattesi ed impensabili squarci luministici. Umili personaggi, ripresi in atteggiamenti usuali, interpretano le sue storie a carattere religioso, li trasforma in icone sacre, li umanizza, fino a divenire irriverente.
Con Caravaggio si scrivono nuovi capitoli dell’arte italiana. La sua innovativa poetica, si esprime attraverso scelte estetiche rivoluzionarie e distanti da quelle manierate degli artisti precedenti. Utilizza scene immerse nel buio e ambientazioni umili, accese da fasci luminosi che irrompono e illuminano violentemente i soggetti, in un’alternanza di luci ed ombre. Nei suoi dipinti, le zone buie hanno un ruolo centrale, dalle tenebre fuoriescono personaggi e oggetti che assumono un aspetto, talmente reale, da far sembrare l’opera uno vero e proprio scatto fotografico.
Caravaggio, grazie a questa modalità esecutiva, crea atmosfere di grande drammaticità, umanità e semplicità. Stravolge quell’impostazione accademica precedente e sceglie di rappresentare la verità cruda, così come si presenta, nella sua triste volgarità, senza alcuna idealizzazione.
I Caravaggeschi
Il naturalismo, di matrice caravaggesca, avrà un immenso seguito, pittori stranieri e italiani daranno vita ad un movimento artistico, rivoluzionario. Con Michelangelo Merisi nasce il Caravaggismo.
Tra i migliori seguaci della poetica del maestro è doveroso citare due grande pittrici Artemisia Gentileschi ed Elisabetta Sirani. Entrambe abbandonano i moduli iconografici tradizionali, di impostazione accademica affermandosi nel panorama artistico del Seicento come pittrici non convenzionali.
Con una grande padronanza affrontano generi lontani da quella maniera tipicamente femminile fatta di nature morte, paesaggi e ritratti, per dedicarsi ad una pittura eccelsa che narra importanti soggetti religiosi e storici. Abbracciano completamente la lezione caravaggesca, prediligendo un taglio prospettico ardito e ravvicinato, al fine di creare quel rapporto speciale e fortemente drammatico con lo spettatore.
Nel secolo delle meraviglie effettueremo un appassionante percorso che ci rivelerà grandi innovazioni artistiche, coinvolgenti vicende umane, una grande genialità e due protagoniste femminili, che insieme al maestro, hanno contribuito al notevole cambiamento e alla rivoluzione dei canoni estetici nell’arte italiana del XVII secolo.
È possibile rivedere la registrazione del Webinar Luce e verità: Caravaggio, Artemisia Gentileschi ed Elisabetta Sirani. La Rivoluzione dei canoni estetici nel XVII secolo collegandosi al seguente link.
(Foto apertura: IgorGolovniov/Shutterstock.com)
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