Il 2024 segnerà la fine del cosiddetto mercato tutelato dell’energia, con le tariffe stabilite dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente.
Se nelle prossime settimane il Governo non prevederà un’ulteriore proroga, per circa 10 milioni di clienti domestici sarà la fine del mercato tutelato dell’energia. La normativa ha previsto il termine a 10 gennaio per il gas e ad aprile per la corrente elettrica, con un progressivo passaggio al mercato libero, secondo un sistema a tutele graduali.
Come funzionerà il passaggio al mercato libero
Non ci saranno interruzioni di fornitura per chi al momento della scadenza non sarà già passato al mercato libero. L’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha approvato infatti nell’agosto scorso una delibera con cui ha stabilito che per la selezione degli operatori che dovranno fornire il servizio “di passaggio” si terranno delle aste con un sistema a turno unico, per ciascuna delle 26 aree territoriali in cui è stato suddiviso il territorio nazionale. Gli operatori che parteciperanno dovranno rispettare requisiti di solidità economica e gestionale, e potranno gestire al massimo il 30% delle aree.
Il periodo di assegnazione del servizio a tutele graduali durerà al massimo 4 anni, e il prezzo applicato agli utenti sarà unico in tutta Italia, e rinnovato ogni 12 mesi. Il venditore del servizio dovrà allegare un’informativa in bolletta, distinguendo fra clienti vulnerabili e non vulnerabili, per spiegare cosa avverrà nei prossimi mesi, e poi informare dell’avvenuta selezione del nuovo fornitore tramite asta.
A sei mesi dalla scadenza del periodo di transizione, il fornitore dovrà informare il cliente del diritto di scegliere un altro eventuale gestore, e in mancanza di una scelta, l’utente resterà con quello selezionato tramite asta.
Il “portale offerte”
Per farsi un’idea delle offerte dei vari gestori luce e gas che già operano nel mercato libero, Arera ha messo a disposizione un portale per compararle, attraverso un motore di ricerca che fornisce informazioni anche sulle previsioni dei mercati dell’energia.
L’origine del mercato tutelato
Il mercato tutelato era nato nel 2007 per proteggere i consumatori più vulnerabili, offrendo loro prezzi e condizioni contrattuali fissati dall’Arera sulla base dei costi di produzione, trasporto e distribuzione dell’energia. Il mercato libero ha aperto il settore alla concorrenza di diversi gestori, e quindi ha messo il consumatore in condizioni di scegliere, ma anche di doversi informare per capire quale offerta sia più o meno favorevole.
Chi sono i clienti vulnerabili
I clienti domestici vulnerabili sono quelli che necessitano di una protezione speciale affinché gli sia garantito l’accesso ai servizi energetici essenziali, per condizioni economiche, sociali o sanitarie. Si tratta ad esempio di nuclei familiari che percepiscono il bonus sociale di luce e gas, o quelli che vivono al di sotto della soglia di povertà, ma anche chi ha una disabilità e necessita di apparecchiature mediche alimentate a corrente, oltre agli over 75 e a coloro che vivono in condizioni di emergenza a causa di calamità naturali o perché residenti in un’isola minore non interconnessa.
La preoccupazione delle associazioni dei consumatori
Le associazioni dei consumatori, dato il rincaro dei costi dell’energia sul mercato libero, hanno chiesto una proroga del mercato tutelato. “L’Istat ha reso noti gli ultimi dati disponibili, quelli di luglio 2023 – ha dichiarato Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori al Sole 24Ore – e il gas del mercato libero è rincarato del 28,3% in un anno, a fronte di un crollo del prezzo del gas del mercato tutelato nello stesso periodo. Quest’ultimo deve essere quindi mantenuto per contenere i rincari e per intercettare le riduzioni di prezzo quando si verificano nei mercati all’ingrosso”.
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